“Vacanza”estiva in un’abbazia cistercense

Set 6 • Lettori, Prima Pagina • 736 Views • Commenti disabilitati su “Vacanza”estiva in un’abbazia cistercense

Quest’estate mi sono regalato 5 giorni di stage monastico giovanile presso l’abbazia di Hauterive (Friborgo). Ho potuto stare a contatto diretto con la vita dei monaci cistercensi e seguire le loro giornate, scandite dal suono del campanile che sovrasta l’edifico religioso. Uno stile di vita fondato sul vivere in comunità, sul lavoro svolto all’interno della proprietà abbaziale e della costante preghiera continua. Attività lavorative e stile di vita più vicine ai ritmi della natura e con il Creato (non bisogna essere ecologisti o Verdi per rispettare la natura, lo stile di vita monacale prevedeva ciò più di un millennio fa). Principalmente il loro compito, che non è altro che una loro vocazione, è pregare Dio in base a differenti intenzioni di bene. Preghiera basata sull’aspetto comunitario e personale già a partire dal mattino presto (Vigilia alle 4.15) sino alla sera (Compieta alle ore 19.50). Il canto è il mezzo migliore per rendere gloria a Dio e a tutto ciò che ha creato. Preghiere basate sulla tradizione del canto gregoriano, intercalate in lingua francese e latina (lingua della Chiesa). Il climax di questi momenti è il silenzio che regna in tutta l’abbazia (sia all’interno e sia all’esterno). Un silenzio necessario all’ascolto di Dio e alla preghiera. Un silenzio e uno stile vita dove un profano potrà notare come dei gesti molto semplici (un sorriso, un gesto buono) possano rendere una persona contenta più di vane parole. Un’esperienza difficile da descrivere a parole, è decisamente più semplice invitare un “profano” come noi a vivere molto temporaneamente un’esperienza mistica e di ascesi della vita monacale. Un periodo di riposo in cui le vanità di questo mondo sono allontanate e dove possiamo conoscere a fondo l’esperienza monacale cristiana.

Alex Bernasconi, Giubiasco

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