NO a FATCA – NO al diktat dell’impero americano!
FATCA è una legge americana che impone alle banche svizzere di trasmettere informazioni finanziarie al fisco degli Stati uniti, inerenti a loro clienti detti “americani”. ».
La nozione stessa di cliente “americano” è vaga, perché le persone con doppia cittadinanza, quelle a beneficio di un titolo di soggiorno americano – anche non americani e perfino se non hanno mai messo piede negli USA – potranno subire l’occhio indagatore del fisco dello Zio Sam, conosciuto per essere particolarmente poco rispettoso della vita privata.
FATCA costituisce un nuovo attacco contro la sovranità nazionale e consacra il primato del diritto americano sul nostro territorio, il che è inaccettabile per uno Stato di diritto come la Svizzera.
Con FATCA, il nostro paese accetta di sottomettersi a tutte le future revisioni del diritto fiscale americano, senza alcun diritto di veto o di referendum, in violazione dei princìpi sui quali si regge la democrazia diretta in Svizzera.
Ricordiamoci le parole del nostro patto federale: “Nessun giudice straniero!”. Queste parole restano d’attualità perché anche se i giudici saranno sempre nostri, dovranno sentenziare conformemente al diritto americano! Un tale cambiamento ci riporta ai periodi più bui dei satelliti dell’Unione sovietica, costretti a seguire i diktat di Mosca. Se oggi le istruzioni vengono da Washington, il principio rimane lo stesso e la Svizzera deve rifiutare di diventare un vassallo di questo nuovo impero.
Non bisogna dimenticare che questo nuovo attacco alla nostra sovranità non è nient’altro che un’ulteriore battaglia in una guerra economica condotta da paesi desiderosi d’eliminare un concorrente importante sul mercato finanziario mondiale.
Per paura, le nostre autorità hanno ancora una volta deciso di capitolare e di sottomettersi, sperando di salvare gli interessi di qualcuno. Ma hanno torto nel credere che gli Stati uniti si fermeranno lì e farebbero bene a ispirarsi alle parole di Winston Churchill che diceva: “Avete voluto evitare la guerra al prezzo del disonore. Avrete il disonore e avrete la guerra”.
Poiché una sorveglianza dei cittadini, e anche degli stranieri residenti sul nostro territorio, non si potrebbe esercitare senza un controllo democratico da parte delle nostre istituzioni, poiché non vogliamo che il nostro governo capitoli di fronte a un ennesimo tentativo d’intimidazione, poiché pensiamo che occorra difendere i valori svizzeri contro tutto e tutti, vi esortiamo a impegnarvi attivamente nella campagna contro FATCA e a firmare subito questo referendum mediante il formulario che potete scaricare da
http://www.stop-fatca.ch/wp-content/uploads/2013/06/feuille-de-référendum-FATCA.italien.pdf
« Due interventi all’ora delle domande del nostro consigliere nazionale Pierre Rusconi Campagna di affissioni: l’eccesso nuoce – basta immigrazione di massa »