L’Oasi felice UE
Dopo mesi di complesse negoziazioni, i deputati hanno approvato martedì il bilancio UE per il periodo 2014-2020 (Quadro finanziario pluriennale – QFP). In seguito all’accordo politico tra il Parlamento, la Presidenza irlandese e la Commissione, tutte le condizioni poste nella risoluzione del 3 luglio sono state ampiamente rispettate. Il bilancio complessivo per i prossimi sette anni sarà di 960 miliardi di euro in impegni finanziari e 908 miliardi in pagamenti (prezzi del 2011).
Dal sito ufficiale dell’UE
Il bilancio annuale dell’UE ammonta a 142 miliardi di euro nel 2014: una somma ingente in termini assoluti, ma pari solo all’1% della ricchezza annuale generata dai paesi UE.
A differenza di quanto succede per i bilanci nazionali degli Stati membri, il bilancio dell’UE copre un periodo più lungo – almeno 5 anni, ma di solito 7. In questo periodo – il quadro finanziario pluriennale – i governi nazionali e il Parlamento europeo definiscono la spesa annuale dell’UE in vari settori (“linee di bilancio”).
I fondi del bilancio sono spesi là dove ha particolarmente senso unire le risorse, invece di lasciare che i singoli paesi agiscano individualmente – per es. per costruire collegamenti più efficienti fra gli Stati membri nei settori dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni, migliorare l’ambiente, rafforzare la competitività dell’economia europea sulla scena mondiale e aiutare gli scienziati e i ricercatori europei a collaborare per il bene dell’Europa superando le frontiere. (ndr: fosse vero!!!)
Da sito ufficiale della UE
La Commissione europea ha la responsabilità generale per l’esecuzione del bilancio dell’Unione, ma non è direttamente responsabile della gestione di tutti i fondi dell’UE. Le decisioni relative ai beneficiari finali e all’effettivo trasferimento di denaro a loro favore possono essere adottate anche da altri organi.
Circa l’80% del bilancio dell’Unione è gestito dai governi nazionali dei singoli paesi dell’UE con il cosiddetto sistema della gestione concorrente. Mediante la gestione indiretta, invece, la Commissione delega l’amministrazione del bilancio dell’UE a partner quali:
- agenzie decentrate
- imprese comuni
- agenzie nazionali
- organismi specializzati dell’UE
- organizzazioni internazionali
- paesi extra-UE.
Esistono varie fonti d’informazione sugli appaltatori e i beneficiari di finanziamenti dell’UE, a seconda se la gestione è concorrente o indiretta. Per ottenere informazioni dettagliate sull’importo ricevuto da un determinato beneficiario e in un determinato anno a titolo del bilancio dell’Unione europea o del Fondo europeo di sviluppo, occorre eseguire una ricerca in tutte le banche dati che figurano in appresso.
Da sito ufficiale della UE
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Come si svolge il lavoro legislativo nella UE?
In seno a una commissione parlamentare, il deputato elabora una relazione su una proposta di “testo legislativo” presentata dalla Commissione europea, la quale ha il monopolio dell’iniziativa normativa. La commissione parlamentare vota su tale relazione, eventualmente modificandola. Il Parlamento definisce la propria posizione apportando modifiche al testo e votandolo in aula. Questo processo viene ripetuto una o più volte, a seconda del tipo di procedura e in base al raggiungimento o no di un accordo con il Consiglio.
Per l’adozione degli atti legislativi, si distinguono la procedura legislativa ordinaria (codecisione), che pone il Parlamento allo stesso livello del Consiglio, e le procedure legislative speciali, che si applicano esclusivamente a casi specifici in cui il Parlamento svolge soltanto un ruolo consultivo.
Per determinate questioni (ad esempio, la fiscalità), il Parlamento europeo esprime soltanto un parere consultivo: si tratta della procedura di consultazione. In taluni casi, il trattato prevede l’obbligo di consultazione del Parlamento, in quanto richiesto dalla base giuridica, e la proposta legislativa può entrare in vigore soltanto allorché il Parlamento ha espresso il proprio parere. In questo caso, il Consiglio non ha la facoltà di prendere una decisione autonomamente.
Il Parlamento dispone anche di un potere di iniziativa politica.
Esso può chiedere alla Commissione di presentare proposte legislative al Consiglio. Partecipa inoltre concretamente all’elaborazione di nuovi testi legislativi, in quanto esamina il programma di lavoro annuale della Commissione, indicando quali leggi riterrebbe auspicabili. (Ndr: vi sembra snella questa procedura?)
Da http://www.europarl.europa.eu/