La legge è uguale per tutti, ma per i molinari un po’ di più
Sia comunque lodata S. Ruspa!
Finalmente! Il Municipio di Lugano ha mostrato gli attributi, mettendo fine all’okkupazione degli autogestiti. Sì, quelli che a sbafo, da quasi un ventennio, si sono fatti letteralmente mantenere dai contribuenti, in nome della kultura, del tutto è dovuto, e del tutto deve essere concesso, altrimenti ci arrabbiamo!
La manifestazione non autorizzata svoltasi lo scorso 29 maggio, è stata organizzata con l’evidente scopo di provocare, da questi figli di papà e di mammà, alcuni di nobile casato e forse per questo motivo, intoccabili (sic!!) Abbiamo ascoltato un sacco di fregnacce in difesa di individui indifendibili, arroganti e incivili. I danni causati in città – imbrattamenti di edifici – da questi rivoluzionari d’operetta sono noti e rimasti ancora impuniti!
Capirai: bisogna comprendere, tollerare e sopportare le loro «pippe» mentali, alimentate da generose dosi di granitica difesa da parte di autorevoli personaggi rosso-verdi e affini, quelli, per intenderci, che nelle vicinanze delle loro «proletarie» abitazioni, mai e poi mai permetterebbero l’insediamento di questi casinisti di mestiere e le loro demenziali pretese.
Citiamone alcune: «Soppressione della polizia. Spalancamento totale delle frontiere. Proibire le multinazionali e gli istituti bancari. No alla videosorveglianza. Lotta al razzismo (?). Chiusura di tutte le carceri e liberazione dei delinquenti, con l’obbligo di mantenerli a vita. Censurare chi ha osato denunciare l’illegalità dell’occupazione del Macello» Questi i proclami vaneggianti degli «autogestiti».
L’autogestione dovrebbe essere la facoltà degli individui, delle associazioni e dei gruppi sociali/etnici, di governare e governarsi autonomamente, pagando naturalmente di tasca propria. Ciò che i Molinari, emulando i parassiti, non hanno mai fatto in tutti questi anni!
L’abuso di canne e altre sostanze è palese, oltre che preoccupante, altrimenti, a meno di avere la materia cerebrale in perenne sciopero, non riusciamo a comprendere e accettare questi farneticamenti!
Fra i sostenitori di questi anarchici per sentito dire, cresciuti nella bambagia, una signora attempata e ingioiellata, che se la tirava di brutto rivendicando il suo passato di sessantottina, dando ovviamente ragione alle pretese dei Molinari. Ma per favore! Striscioni, slogan e molte presenze d’oltre confine a tenere bordone a questi nullafacenti, senza arte né parte, se non quella di farsi mantenere da Pantalone.
Non ancora paghi per aver obbligato il Municipio a mobilitare qualcosa come 250 agenti – fra questi molti provenienti da un cantone romando – con costi che lasciamo immaginare, hanno pensato bene di occupare un’altra proprietà privata, così tanto per far capire che possono farlo, poiché per loro, la legge è «un po’ più uguale» e quindi, questo e altro!
La legge fisica, insegna che qualsiasi corda sottoposta a eccessiva tensione poi si spezza. Già! Ma questi giullari che dell’illegalità più sfacciata hanno fatto il loro credo non l’hanno capito. Complice questa società, oramai preda del delirio buonista, del politicamente corretto e del pensiero unico, che per anni ha girato la testa dall’altra parte.
Per quanto riguarda un’ altra possibile collocazione, ci permettiamo di suggerirne una a Minsk in Bielorussia, poiché a Lugano la festa e finita, così come la pazienza.
Sia comunque lodata S. Ruspa!