«Caro Benito…» Un carteggio politico a cavallo tra due secoli, nel centenario della nascita di Benito Bernasconi
All’inizio di ottobre è stato presentato alla Biblioteca cantonale di Lugano, un’interessante pubblicazione inerente al carteggio intercorso fra il già Consigliere di Stato, dal 1971 al 1983, Benito Bernasconi e Giovanni Maria Staffieri che, dal 1983 al 1995, fu deputato in Gran Consiglio.
Il libro, edito privatamente in sole 200 copie, è un piacevole percorso fra questi due politici che si incontrarono, per la prima volta nel 1987, in Gran Consiglio, essendo stati eletti, per la nuova legislatura in quell’anno.
La pubblicazione è stata curata da Fabrizio Mena e vi sono pure interventi di Pasquale Genasci e Flavio Gambazzi. Nelle oltre cento pagine ripercorre i contatti fra i due politici. Benito Bernasconi 1923-2018, di professione avvocato, ebbe una lunga carriera. Dapprima come magistrato dei minorenni, poi come procuratore pubblico del Sottoceneri. Mosse i suoi primi passi in politica nel Municipio di Chiasso, poi in Gran Consiglio, per poi essere eletto nel 1971 in Consiglio di Stato, dove diresse il Dipartimento delle opere sociali (l’attuale DSS).
Il titolo dell’edizione è: “Caro Benito, caro Giovanni….Venticinque anni di corrispondenza (1993-2017) tra cultura e politica”,enella stessa troviamo, oltre alle considerazioni personali dell’autore, riflessioni e idee che entrambi hanno su molti temi, sia di politica e di altri argomenti. Non manca all’interno una minuziosa descrizione di dove sono stati ripresi testi o riferimenti per ogni scritto.
Le fotografie provengono dall’autore, dalla Fondazione Pietro e Marco Pellegrini-Guglielmo Canevascini e dal Dr. Flavio Gambazzi.
La lettura va veloce ed è gradevole. Un plauso all’autore e ai collaboratori.
FRG
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