Anche il Consiglio degli Stati rifiuta di controllare l’immigrazione

Set 22 • Dall'UDC, Dalla Svizzera • 3217 Views • Commenti disabilitati su Anche il Consiglio degli Stati rifiuta di controllare l’immigrazione

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Il Consiglio degli Stati ha respinto con 34 voti contro 6 l’iniziativa “contro l’immigrazione di massa”. Dopo il Consiglio nazionale, anche la Camera alta rifiuta di affrontare il problema dell’immigrazione di cui la Svizzera ha perso il controllo. È quindi ora che il popolo prenda in mano la situazione. L’iniziativa UDC ridà alla Svizzera gli strumenti di cui ha urgente bisogno per finalmente di nuovo poter decidere in modo indipendente chi vuole accogliere e per quanto tempo. Si tratta dell’unica soluzione valida sul piano economico, ma anche sociale. I parlamentari UDC, compreso il consigliere agli Stati Minder, hanno messo in guardia durante il dibattito contro gli effetti della libera circolazione delle persone, in particolare sulle istituzioni sociali. Da parte degli avversari dell’iniziativa ci si è ancora una volta rifugiati nelle affermazioni menzognere, mentre che questa iniziativa non chiede né la rescissione degli accordi di libera circolazione delle persone, né l’abbandono della via bilaterale. Ma il popolo non si lascerà ingannare facilmente.   

 

Va da sé che la Svizzera ha bisogno d’immigranti, ma deve poter decidere da sola chi può immigrare – dal mondo intero e per lavorare in Svizzera – e per quanto tempo gli immigranti possono restare. Gli effetti negativi di un’immigrazione che sfugge a ogni controllo sono ormai percettibili in tutti i settori della vita. Durante gli scorsi dieci anni, il numero d’immigranti è stato superiore di 630’000 unità a quello degli emigranti, particolarmente a causa della libera circolazione delle persone. Questa cifra corrisponde alla popolazione del canton Argovia o delle città di Zurigo, Berna e Losanna assieme.

 

Si fa fatica a comprendere in questo contesto le domande di nuove misure d’accompagnamento per tentare di arginare gli effetti negativi di un’immigrazione eccessiva. Anche i partiti di centro si mettono così a proporre sistematicamente delle ricette socialiste che servono unicamente a combattere i sintomi, mantenendo delle gravi conseguenze nefaste per la prosperità e per l’attrattività economica della Svizzera. Invece di accettare di regolare l’immigrazione, il Consiglio degli Stati s’è pronunciato a favore di regolamentazioni infinite e di una pesante burocrazia di controllo. Facendosi esecutore di queste rivendicazioni tipicamente socialiste, la Camera alta sferra un ulteriore colpo alla competitività della Svizzera e alla flessibilità del mercato del lavoro. Sono delle idee sbagliate e nocive, che non risolvono assolutamente il problema di fondo.

 

Con la sua iniziativa popolare “contro l’immigrazione di massa”, l’UDC propone l’unico concetto realmente efficace per ridare alla Svizzera il controllo dell’immigrazione. Grazie a dei tetti massimi e dei contingenti, la Svizzera potrà di nuovo decidere essa stessa chi vuole accogliere e per quanto tempo. Fortunatamente, il sovrano elvetico avrà presto, grazie all’UDC, l’ultima parola in materia.

 

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