Temi scottanti sotto il sole della sessione estiva delle Camere

Giu 25 • Dalla Svizzera • 3227 Views • Nessun commento su Temi scottanti sotto il sole della sessione estiva delle Camere

Pierre Rusconi

Pierre Rusconi

Luca Paltenghi

Luca Paltenghi

Da Palazzo Federale

Il tema scottante di questa sessione estiva delle Camere federali è stato senza dubbio la famigerata Lex USA, un accordo a scatola chiusa unicamente a favore degli Stati Uniti, di cui abbiamo già scritto nelle scorse settimane. Dopo accese discussioni, il Consiglio degli Stati ha approvato il progetto con 24 voti contro 15 e 2 astensioni, mentre il Consiglio nazionale il martedì dell’ultima settimana ha respinto l’entrata in materia con 126 voti contro 67 e 2 astenuti. A seguire, gli Stati hanno ribadito il loro sì e il Nazionale il proprio no all’entrata in materia, affossando così definitivamente la legge. Si tratta di un segnale importante perché dice basta alla politica del calar le braghe e riafferma la sovranità del nostro paese.
Facendo un salto indietro, nel corso della prima settimana, il Consiglio nazionale ha in particolare respinto un’iniziativa parlamentare dell’UDC Luzi Stamm che chiedeva che una candidatura della Svizzera al Consiglio di sicurezza dell’ONU venisse discussa dal Parlamento e sottoposta a referendum facoltativo. Purtroppo, il Consiglio federale ha trovato fedeli alleati nei partiti di centro-sinistra che hanno impedito questo atto democratico, evidentemente consci che il popolo non sarebbe d’accordo con la proposta e perciò decisi a stroncarla in Parlamento.
Note positive dall’approvazione da parte del Consiglio degli Stati di una mozione, già approvata dal Nazionale, che chiede che i controlli alle frontiere siano rafforzati se l’altro paese non rispetta gli accordi di Dublino.
Nel corso della seconda settimana, il Consiglio nazionale ha approvato alcune modifiche di legge che chiedono che chi lavora a contatto con dei bambini debba presentare un casellario giudiziale speciale e che prevedono la possibilità di introdurre un divieto di contatto e un divieto geografico.
Per quel che riguarda le tematiche difese dall’UDC Ticino, segnaliamo in primo luogo l’intervento in favore della nostra iniziativa “contro l’immigrazione di massa”, che potete leggere qui accanto. Con un’interpellanza, si è poi chiesto al Consiglio federale se alla luce dei cambiamenti intervenuti con la deleteria libera circolazione delle persone abbia ancora senso mantenere lo statuto di frontaliere con il relativo riversamento dei ristorni.
Nell’ora delle domande, il Consiglio federale ha poi affermato che le aziende elvetiche hanno buone possibilità di ottenere degli appalti nei lavori che la Svizzera finanzierà sulla tratta ferroviaria italiana. C’è da augurarsi che ciò avvenga, di modo che almeno la nostra economia benefici di questi finanziamenti verosimilmente a fondo perso!
Minore apertura è arrivata nella risposta riguardante i sussidi al Festival del film di Locarno, che per il 2014 non aumenteranno come quelli di altri festival. Il Consiglio federale si dice consapevole dell’importanza della manifestazione per l’economia e il turismo ticinesi ma ricorda che lo scopo del sostegno al cinema non è la promozione di questo ramo economico.
Prossimo appuntamento a settembre con la sessione autunnale delle Camere.

Pierre Rusconi, consigliere nazionale
Luca Paltenghi, assistente parlamentare

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