Salvaguardare il segreto a tutela dei clienti delle banche
Il cambiamento del sistema del principio del debitore con quello dell’agente pagatore nell’imposta preventiva, che il Consiglio federale ha messo in consultazione, solleva diverse questioni. Per l’UDC si tratta d’impedire in ogni caso che questa modifica intacchi il segreto a tutela dei clienti delle banche in Svizzera.
Il passaggio dal principio del debitore a quello dell’agente pagatore nel settore dell’imposta preventiva, permetterebbe sì di eliminare certi svantaggi concorrenziali sul mercato dei capitali, ma nella forma proposta rischia di provocare dei considerevoli oneri supplementari a parecchie piccole e medie banche. Inoltre, questo cambiamento non è effettuato in modo completo (per esempio per ciò che concerne i dividendi in Svizzera). Il Consiglio federale giustifica questa lacuna con dei motivi fiscali. Altro dettaglio c5riticabile agli occhi dell’UDC, la “dichiarazione volontaria” prevista in questa riforma metterà sotto pressione il segreto a tutela dei clienti delle banche in Svizzera, ciò che bisogna assolutamente impedire.
Anche il momento di avviare questa riforma è scelto male, perché diversi progetti che toccano i mercati finanziari sono tuttora in fase di decisione politica. L’armonizzazione di questi differenti interventi appare insufficiente. L’UDC esaminerà quindi con occhio critico il progetto messo in consultazione e presenterà eventualmente delle alternative. Essa approverà tuttavia una proroga degli esoneri dall’imposta preventiva sui cosiddetti Bail-in Bonds, CoCos, eccetera, che sono necessari all’applicazione delle regole imposte alle banche in materia di fondi propri.
Berna, 17 dicembre 2014
« Il Consiglio federale deve finalmente adottare un atteggiamento credibile Bankkundengeheimnis im Inland erhalten »