Prima i residenti!
È chiaro e lampante che, se le autorità competenti vogliono il bene della propria popolazione, fanno impiegare prima gli Svizzeri e gli stranieri che già risiedono in Svizzera! Nel caso di qualifica non adeguata, va da se che queste persone vanno riqualificati! E con tale importante passo si elimina la disoccupazione.
Mentre per colmare la parte di lavoratori mancante si può far capo agli stranieri, esercitando il sistema a fisarmonica (cioè a seconda del fabbisogno). Tenendo comunque conto che la Svizzera è un piccolo paese che conta già la malefica percentuale del 30% (pazzesco!) di stranieri, mentre gli altri paesi si situano al 5%.
Continuare con l’immigrazione incontrollata come si sta facendo attualmente, significa sconvolgere totalmente gli usi e costumi, la cultura, l’economia, l’innalzamento degli affitti portandoli alle stelle, nonché l’esaurimento totale dei terreni. Tale catastrofe porta alla fine della Svizzera.
Se ai nostri figli e nipoti vogliamo lasciare una piccola-media speranza di poter sopravvivere nel futuro in una Svizzera – speriamo – neutrale, indipendente, libera e democratica, allora il 9 di febbraio 2013, votiamo SÌ all’iniziativa dell’UDC contro l’immigrazione di massa,
Giuseppe La Tera, Cadro
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