Per aumentare ancora di più l’immigrazione, il Consiglio federale limita il diritto alla proprietà degli Svizzeri
Le misure presentate oggi nel settore dell’alloggio illustrano ancora una volta lo scompiglio preoccupante del Consiglio federale di fronte a un’immigrazione di massa che sfugge a qualsiasi controllo. Gli interventi statali nel mercato dell’alloggio proposti dal governo avranno, quale effetto finale, quello di attirare ancor più immigranti. Per contro, il diritto alla proprietà delle Svizzere e degli Svizzeri sarà limitato! L’attuale immigrazione netta di circa 80’000 persone l’anno scatena una domanda di oltre 34’000 alloggi che occupano una superficie pari a 3’500 campi di calcio. Le conseguenze sono evidenti: crescente penuria di alloggi e rincaro degli affitti. Il Consiglio federale ha d’altronde confermato lui stesso oggi queste conseguenze di un’immigrazione smisurata.
Il governo federale ha ancora una volta confermato di non disporre di alcun mezzo efficace per contrastare l’immigrazione di massa che la Svizzera sta subendo. Esso si limita ad agire contro i sintomi del male con misure in parte nocive per la popolazione residente. Ne sono la prova questi nuovi interventi statali e costrizioni burocratiche imposte al mercato dell’alloggio.
Si tratta di un incentivo totalmente controproducente che sottopone la popolazione residente a degli oneri supplementari, perché i costi si abbasseranno per gli immigranti. Oppure il Consiglio federale ha l’intenzione di escludere gli immigranti dalle misure presentate oggi? In ogni caso, queste proposte sconsiderate aggraveranno la penuria di alloggi e accelereranno il rincaro degli affitti e dei prezzi immobiliari. La cementificazione del paesaggio e la dispersione dell’habitat continueranno. In realtà, le misure proposte nel settore dell’alloggio accelereranno la spirale dell’immigrazione e delle conseguenze negative che ne risultano.
Per poter condurre una politica d’immigrazione ragionevole nell’interesse di tutto il paese, la Svizzera deve ritrovare gli strumenti che permettono di controllare e gestire il numero d’immigranti. Ecco perché è importante sostenere, il 9 febbraio 2014, l’iniziativa popolare “contro l’immigrazione di massa”. Sarà un voto decisivo per la futura prosperità della Svizzera.
Quanto alle misure contro gli abusi, pure proposte oggi dal Consiglio federale, esse sono totalmente insufficienti. Evidentemente, il Consiglio federale fa finta di attivarsi in vista della votazione del 9 febbraio. Ma certi interventi da esso suggeriti vanno da sé, mentre altri non costituiscono di certo un ostacolo all’immigrazione nel sistema sociale svizzero, perché sono molto facili da aggirare. Non ci sarà mai una soluzione efficace a questo livello senza un adeguamento della libera circolazione delle persone.
UDC Svizzera
« Gewerkschaften lassen Arbeitnehmer im Stich Bundesrat will für noch mehr Zuwanderung Eigentumsfreiheit der Schweizer einschränken »