Nuovo direttore RSI e Rete DUE
Nell’ultimo numero del 2020 di questo giornale avevamo scritto un articolo sull’imminente nomina del nuovo direttore della RSI. Proprio quel giorno la SSR aveva approvato la scelta della CORSI di nominare nuovo direttore il locarnese Mario Timbal, fino al 2017, già direttore operativo del Locarno Film Festival.
Tre erano i papabili candidati arrivati alla fase finale. Oltre al prescelto, vi erano Milena Folletti (53 anni), oggi responsabile programmi e immagine della RSI nonché supplente del direttore (già in lizza sei anni fa); Marco Derighetti (53), dal 2011 direttore delle operazioni alla RSI.
Si è scelta una persona fuori dall’attuale nomenclatura di Comano. Una scelta, per chi scrive, non solo coraggiosa, ma che sicuramente, ci auguriamo, porterà a delle novità in tutto l’organismo delle emittenti RSI/TSI. Ci risulta che finora i direttori succedutisi erano tutti dei collaboratori, magari a fine carriera, provenienti dai quadri dell’Ente.
Ricordiamo che la SRG /SSR fu costituita a Berna nel 1931. Mentre la RSI iniziò a trasmettere nel 1932.
Passando però alla nomina del nuovo direttore, i compiti di non poco conto che lo attendono sono molti. Dalla diminuzione delle risorse finanziarie a disposizione, al tema attuale sulla ridefinizione della Rete DUE e, non da ultimo, alle molestie e mobbing all’interno dell’Ente. Su questo tema ci attendiamo pure una presa di posizione sulle misure intraprese per migliorare le procedure in caso di mobbing e molestie sessuali e tutelare le vittime.
Comunque, lasciamo ambientare il neo nominato all’inizio della sua attività poi, a tempo opportuno, ci esprimeremo!
Altro argomento che intendiamo scrivere riguarda Rete DUE della RSI. Su questo tema da settimane si scrive e si parla. RSI Rete DUE (nota anche solo come Rete DUE) è il secondo canale radio svizzero di lingua italiana. È stato lanciato nel 1985.
Ora, si vuol di trasformare la RETE Due in un clone di Swiss Classic, ovvero in un canale quasi esclusivamente musicale. Molti gli appelli che sui vari organi di stampa, scritti e parlati si succedono. Non sappiamo come finirà.
Questo canale l’ascoltiamo raramente, ma non dobbiamo dimenticarci che la regione di lingua italiana conta poco meno di trecentosettantamila abitanti (Ticino e Grigioni Italiano).
La città di Milano presenta all’incirca un milione e quattrocentomila abitanti, quindi siamo si e no come due quartieri della città meneghina e disporre di tre canali radiofonici e di due televisivi non è forse un po’ troppo?
Su «La Regione» (pagina 16) del 30 dicembre scorso, Giovanni Cossi, già responsabile delle Risorse economiche RSI, che non conosciamo, intitola il suo scritto «Rete DUE, un super lusso».
Scrive che ben dieci anni fa consegnò all’allora direttor Balestra un rapporto di ben 55 pagine dove venivano elencati i possibili risparmi da effettuare all’interno di questo Ente. Ad esempio, diminuire il numero dei quadri aziendali che erano all’epoca una cinquantina. Cita pure, nello scritto, tutte quelle piccole aziende create da dipendenti o ex dipendenti alle quali venivano assegnati appalti a dir poco generosi, di dubbia qualità,… e via dicendo.
Quindi se si vogliono i mezzi finanziari, per mantenere Rete DUE, si potrebbero già trovare all’interno della stessa RSI, o almeno provarci sarebbe già un buon risultato.
Aspettiamo l’evolversi della situazione.
FRG
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