Il Parlamento europeo ha riconosciuto Juan Guaidó come presidente del Venezuela

Feb 8 • L'opinione, Prima Pagina • 1272 Views • Commenti disabilitati su Il Parlamento europeo ha riconosciuto Juan Guaidó come presidente del Venezuela

Dr. Francesco Mendolia

Ho terminato di scrivere quel che segue oggi 3 febbraio 2019. IL 3 febbraio 1995 prima missione shuttle pilotata da una donna; Eileen Collins pilota la navetta spaziale Discovery, e raggiunge la stazione orbitante sovietica Mir.

 

Il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria a Bruxelles, ha riconosciuto Juan Guaidó come legittimo presidente del Venezuela. La mozione per riconoscerlo, che non è vincolante per l’intera Unione europea, è stata approvata con 439 voti a favore, 104 contrari e 88 astensioni-

Al momento, la posizione ufficiale dell’Unione europea non prevede il riconoscimento di Guaidó, ma soltanto la richiesta a Maduro di indire nuove elezioni.

Fra gli europarlamentari che si sono astenuti dalla mozione ci sono anche quelli del M5s e della Lega, i due partiti attualmente al governo in Italia. Omissis.

(il Post Konrad 31/01/2019)

“Guerra nucleare in Europa”. Usa, Putin, Cina e spazio: verso l’apocalisse atomica.

È una nuova guerra fredda. L’annuncio da parte degli Stati Uniti dell’avvio dell’iter per uscire dal trattato INF offre alla Russia “l’ultima possibilità” di dimostrare l’impegno al rispetto del patto. È quanto fanno sapere alti funzionari dell’amministrazione di Donald Trump sottolineando che “se ci sarà una corsa agli armamenti, sarà stata la Russia a farla scattare”. Secondo i termini del trattato INF sui missili nucleari intermedi siglato nel 1987, l’iter del ritiro dall’accordo è lungo sei mesi. “Non siamo ottimisti”, dicono le fonti, ma per i Russi c’è ancora tempo di dimostrare il loro impegno. Anche perché gli Stati Uniti non hanno ancora fatto passi concreti e comunque agiranno in consultazione con gli alleati. Gli Stati Uniti, sottolineano le fonti, non sono interessati a una nuova corsa agli armamenti e hanno cercato per anni di mantenere in vigore il trattato INF.

“Bisogna essere chiari, se c’è una corsa agli armamenti è la Russia che la sta cominciando”, rimarcano le fonti, secondo le quali la denuncia dell’INF è legata “solo alle violazioni della Russia a questo trattato e alla minaccia che ciò pone al sistema del controllo degli armamenti”. Le fonti americane sottolineano quanto ciò sia rischioso anche per la sicurezza dell’Europa e suggeriscono che le violazioni russe siano dovute soprattutto al riarmo di Pechino. “La Cina, l’Iran, non sono legati al trattato e ciascuno di questi Paesi possiede oltre mille di questi missili”, rilevano i funzionari USA. Per il presidente russo Vladimir Putin “si tratta soprattutto dei suoi vicini, uno di questi è la Cina”. Trump “è interessato a cercare di migliorare i rapporti con la Russia, ma per ballare il tango bisogna essere in due”.

(Libero 2 febbraio 2019)

BCE, scende del 13% il numero di banconote false nella seconda metà del 2018.

Omissis. Nella seconda metà del 2018 si è infatti registrata una diminuzione del 13% del fenomeno rispetto alla prima metà del 2018 e del 27,8% rispetto alla seconda metà del 2017. In questo periodo, lo comunica direttamente la Banca centrale europea, sono state ritirate dalla circolazione circa 262’000 banconote in euro false, aggiungendo che oltre l’80% di tali falsificazioni ha riguardato i tagli da 20 e 50 euro.

A oggi, le probabilità di ricevere una banconota falsa sono veramente molto scarse, visto che sono in circolazione 22 miliardi di banconote in euro per un valore totale di circa 1,2 mila miliardi di euro e il numero di falsi resta dunque molto basso rispetto al totale dei biglietti autentici in circolazione. Tuttavia, la possibilità, per quanto remota, di avere tra le mani una banconota falsa esiste e occorre fare attenzione. Omissis.

(Teleborsa 25 gennaio 2019)

Alle elezioni di maggio ci sarà anche un partito di giovani europei.

Fra i partiti che intendono candidarsi in Italia alle prossime elezioni europee ce n’è uno diverso da tutti gli altri, per due ragioni: si presenterà con lo stesso programma che offre in altri paesi europei, ed è formato soprattutto da giovani. Si chiama Volt, come l’unità di misura della tensione elettrica, e in questi giorni sta tenendo una serie di iniziative in Italia che culmineranno con un congresso nazionale il 2 e il 3 febbraio a Firenze. Omissis

Volt è stato fondato da tre attivisti: una francese, un tedesco e un italiano. Omissis.

I leader di Volt hanno spesso citato il Movimento 5 Stelle come termine di paragone per le loro attività. «Ci sono dei punti in comune col M5S sulla democrazia dal basso: anche noi puntiamo molto sulla rete, sulla piazza», ha spiegato Venzon (n.d.r. Il presidente, 27 anni) al Foglio. Anche il sistema con cui raccolgono soldi – piccole campagne di crowdfunding con obiettivi realistici, soprattutto – ricorda quello del M5S degli inizi, che si teneva in piedi soprattutto grazie a contributi degli attivisti. Le somiglianze però finiscono qui. Omissis. Il loro manifesto parla del raggiungimento delle pari opportunità per le donne, della difesa dei diritti umani e della necessità di una maggiore sostenibilità ambientale. Per quanto riguarda l’Europa, si dichiarano «europeisti critici» e propongono una serie di riforme che circolano da diversi anni sul funzionamento delle istituzioni europee, dall’introduzione dell’iniziativa legislativa per il Parlamento europeo a un limite per i poteri del Consiglio dell’UE. Omissis. L’Italia è uno dei paesi in cui Volt è più presente, insieme a Germania e Olanda, mentre in Francia la base è composta soprattutto da attivisti che provengono da En Marche, il partito del presidente Emmanuel Macron.

(il Post Konrad 31/01/2019)

IL programma Life, 3,5 miliardi la dotazione per il periodo 2014-2020

Omissis.

Per il prossimo periodo 2021-2027, la Commissione ha proposto di incrementare fino a 5,45 miliardi il budget. Tra le misure più recenti adottate attingendo all’attuale bilancio comunitario, c’è anche un pacchetto d’investimento da 243 milioni di euro, che si prevede mobiliterà un totale di 430 milioni di euro per finanziare 142 nuovi progetti in tutto il continente, per la transizione verso un futuro senza emissioni e per la protezione dell’ambiente. Come tradizionalmente accade, l’Italia è il paese che beneficerà della fetta maggiore di questi finanziamenti, con 73,5 milioni per 30 progetti.

Anche la promozione di colture biologiche rientra in questa sfera: sotto l’ombrello di Life, l’UE finanzia infatti molti progetti in questa direzione. In questo caso, la qualità va a braccetto con la rendita economica, soprattutto grazie all’aumentata domanda nel settore. In alcune aree della Spagna, la transizione verso la coltura biologica ha fatto aumentare la rendita da 50 a 300 euro all’ettaro in appena cinque anni.

I progetti finanziati nell’ambito del programma life sono i più disparati. Dall’impiego della bicicletta per ridurre le emissioni, alla difesa del lupo in Romania e della lince nei Balcani, al finanziamento della ricerca per la realizzazione di tessuti più eco-compatibili, fino alla lotta contro le mafie dei rifiuti.

(Redazione ANSA)

Forze armate tedesche al collasso: derive estremiste e carenza di mezzi

Il rapporto annuale sulle forze armate tedesche ha messo in luce una situazione disastrosa. La Bundeswehr, descritta come un “mostro di burocrazia”, denoterebbe equipaggiamenti carenti, una forza aerea con un percentuale minima di velivoli in grado di operare realmente, e una grave mancanza di personale in tutte le forze armate. Secondo quanto affermato dal commissario del Bundestag per la difesa Hans-Peter Bartels: “Gli arruolamenti non sono mai stati così scarsi come in questo momento”. A questo vanno sommate le gravi accuse di problematiche interne, quali derive di estremismo di destra organizzate in vere e proprie “reti”, casi di sessismo razzismo. Omissis

Con 173mila tra soldati, marinai e avieri alla fine del 2018, 4mila in più rispetto a un anno prima, il numero di effettivi si dimostra ancora carente e, se si bada a quanti casi di condotte disdicevoli, la situazione appare ancora più grave. Bartels ha scritto che i piani del governo tedesco di aumentare il numero di soldati a 203mila entro il 2024, 5mila in più rispetto a quanto pianificato in precedenza, aumentano la pressione sui reclutatori. A questo si aggiunge il progetto lanciato dalla cancelliera Merkel di un a legione straniera che arruoli cittadini europei.

Sul lato tecnico militare, il rapporto fa menzione dei carri armati Leopard 2 , punta di diamante della forza terrestre, già relativamente obsoleti in confronto ai tank di nuova generazione, e li riporta come “a malapena disponibili”. La marina è priva di navi cisterna per rifornire le altre unità, i sottomarini sono difettosi. Per quanto riguarda la Luftwaffe, oltre la metà degli aerei da combattimento Eurofighter e Tornado non è in grado di volare, le scorte di munizioni già ridotte al minimo avevano recentemente allertato lo Stato maggiore riguardo la risibile condizione di poter armare e inviare in missione solo 4 degli oltre 100 caccia multiruolo Eurofighter. Problemi con i kit per la visione notturna erano già stati resi noti durante l’impiego in Siria dei bombardieri Tornado, che si avvicinano al termine del solo servizio. 0missis.

(IL giornale, D. Bertoccini. 1 febbraio 2019).

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