GUDC e GLRT ricorrono al TRAM
Referendum contro l’aumento delle tasse di circolazione
I GUDC e i GLRT comunicano di aver inoltrato un ricorso al Tribunale cantonale amministrativo e uno al
Consiglio di Stato per via dei sospetti emersi negli ultimi giorni, secondo cui il comitato per il SÌ alla modifica
della legge sulle imposte e tasse di circolazione (comitato “Ticino Vivibile”) avrebbe ricevuto finanziamenti
occulti illeciti. Abbiamo già avuto modo, in sede di conferenza stampa, di dichiarare apertamente il palese
conflitto d’interessi che tocca enti quali InfoVEL (finanziato da enti pubblici) e il suo direttore nel
promuovere il SÌ alla decreto da noi referendato. Ora, i sospetti di finanziamenti illeciti, secondo il nostro
ordinamento giuridico, non ci permettono altro che chiedere alle Autorità di fare degli accertamenti. Non
possiamo infatti permettere che vi siano distorsioni nella formazione dell’opinione pubblica sull’oggetto in
votazione il prossimo 14 giugno. I mezzi messi in campo dal comitato a favore lasciano intravvedere ingenti
somme a disposizione per la campagna, somme che potrebbero provenire direttamente o indirettamente
dal Cantone e/o dai Comuni, e quindi dai contribuenti. A titolo di esempio citiamo che figurano, tra i soci
sostenitori di Ticino Vivibile, il Comune di Chiasso nonché le Aziende industrializzate di Lugano. Ai sensi
della giurisprudenza del Tribunale federale, finanziamenti cantonali diretti o indiretti, ricordiamo sono
possibili a ben precise condizioni e solo se il Cantone è rappresentato nel comitato e comunque solo nella
misura in cui sono rispettati i principi dell’oggettività e della trasparenza. Per quanto riguarda gli eventuali
finanziamenti comunali diretti o indiretti, essi sono vietati in quanto i Comuni sono toccati in misura
limitata dall’oggetto in votazione.
Riteniamo questo un atto dovuto. Tuttavia, intendiamo continuare a batterci per un NO il prossimo 14
giugno 2015, nel pieno rispetto della democrazia, ed è per questo motivo che non richiediamo l’effetto
sospensivo. Forti di quasi il doppio delle firme necessarie, infatti, non abbiamo alcun motivo per temere il
voto popolare, ma un atto di trasparenza si impone. Con un termine di soli tre giorni non abbiamo alcuna
possibilità di procedere noi a delle verifiche, motivo per cui ci affidiamo alle autorità competenti. Se
qualcuno sta facendo il furbo vogliamo che sia accertato dalle autorità, che ciò non abbia a ripetersi in
futuro e che vi sia più rispetto nei confronti del Popolo ticinese.
Alain Bühler
Co-presidente comitato referendario “Basta Tasse”, presidente GUDC Ticino
Fabio Käppeli
Co-presidente comitato referendario “Basta Tasse”, presidente GLRT
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