Eliminare la penalizzazione del matrimonio e applicare finalmente l’iniziativa per l’espulsione
Riunito in seduta oggi (2.12.2014), il gruppo parlamentare UDC si è in particolare chinato sull’iniziativa popolare “Per il matrimonio e la famiglia – NO agli svantaggi per le coppie sposate” che chiede la correzione degli svantaggi fiscali che le coppie sposate subiscono rispetto ad altre forme di coabitazione. Questa penalizzazione del matrimonio deve finalmente essere eliminata. I parlamentari UDC sostengono perciò questa iniziativa, ma si oppongono al controprogetto diretto che giudicano inadeguato. Il gruppo invita inoltre il Consiglio degli Stati a mostrarsi finalmente ragionevole e ad accettare un’applicazione corretta dell’iniziativa per l’espulsione degli stranieri criminali che popolo e cantoni hanno accettato ormai da già quattro anni.
È una richiesta molto vecchia dell’UDC quella di sopprimere la discriminazione fiscale delle coppie sposate. Il gruppo ha quindi deciso oggi all’unanimità i dare il suo sostegno all’iniziativa popolare “Per il matrimonio e la famiglia – NO agli svantaggi per le coppie sposate” che ridurrà il carico fiscale gravante sulle famiglie.
La maggioranza della commissione preparatoria del Consiglio nazionale intende sottoporre a popolo e cantoni un controprogetto diretto a questa iniziativa. Contrariamente a quest’ultima, il testo della commissione non definisce esattamente il concetto di matrimonio. In risposta alla procedura di consultazione, l’UDC aveva chiaramente sostenuto l’iniziativa e rifiutato il controprogetto diretto. È per lei fuori questione d’indebolire la protezione particolare di cui beneficia il matrimonio nella legislazione. Inoltre, il controprogetto non raggiungerà certamente l’obiettivo mirato, ossia la soppressione del pregiudizio fiscale di cui sono vittime le coppie sposate.
Applicare finalmente l’iniziativa per l’espulsione
Il gruppo UDC invita il Consiglio degli Stati a rinunciare finalmente alla sua opposizione all’applicazione della iniziativa per l’espulsione degli stranieri criminali del 28 novembre 2010. La popolazione e, soprattutto, le vittime di crimini violenti vogliono che gli stranieri criminali siano infine sistematicamente espulsi. Ciò non sarà possibile con la clausola per i casi di rigore che la commissione del Consiglio degli Stati vuole introdurre nel progetto d’applicazione. In realtà, questa clausola impedirà praticamente qualsiasi espulsione. L’UDC rifiuta queste manovre. Se il Consiglio degli Stati non si associa almeno al compromesso del Consiglio nazionale, essa manterrà la sua iniziativa d’attuazione. Toccherà allora al popolo far sì che la sua decisione presa nel 2010 sia finalmente rispettata, mentre che il Consiglio federale e la commissione competente del Consiglio degli Stati sabotano da anni l’applicazione del nuovo articolo costituzionale.
UDC Svizzera
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