Un Eldorado per gli stranieri criminali – un’idea della Svizzera che si fanno anche i consiglieri agli Stati

Lug 10 • Dall'UDC, Dalla Svizzera • 2393 Views • Commenti disabilitati su Un Eldorado per gli stranieri criminali – un’idea della Svizzera che si fanno anche i consiglieri agli Stati

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Ancora una volta la Svizzera è condannata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo. Un criminale recidivo ecuadoriano sarebbe dovuto essere espulso dalla Svizzera. Na per il tribunale europeo, il diritto alla vita di famiglia di un delinquente – che è peraltro separato dalla moglie e dai figli! – conta più della sicurezza interna di un paese. Ma gli ingenui giudici di Strasburgo non sono i soli a voler imporre questo concetto alla Svizzera: recentemente, sei consiglieri agli Stati hanno voluto invalidare l’iniziativa UDC d’attuazione dell’espulsione degli stranieri criminali..

L’arbitrio e la spudorata ingerenza della Corte europea dei diritti dell’uomo negli interessi nazionali del nostro paese e nel nostro diritto democraticamente legittimato, stanno prendendo continuamente nuove forme. La sicurezza del paese e dei suoi abitanti e la naturale pretesa dagli stranieri di rispettare le nostre leggi, vengono dopo i diritti personali e individuali degli stranieri criminali. E tutto ciò in nome del cosiddetto diritto internazionale che sta diventando vieppiù un diritto elitario dettato da alcuni giudici, professori e buonisti avulsi dalla realtà, che si fanno beffe del diritto democraticamente legittimato della Svizzera. È ora che la volontà del popolo e la Costituzione federale riprendano la precedenza su qualsivoglia diritto straniero.   

Ma c’è qualcosa di quasi più scioccante di questa sentenza: la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati ha rifiutato, lo scorso 24 giugno, di applicare l’articolo costituzionale sull’espulsione degli stranieri criminali conforme alla volontà popolare. L’iniziativa popolare dallo stesso nome è peraltro stata chiaramente accettata in novembre 2010. Sei consiglieri agli Stati volevano addirittura invalidare l’iniziativa d’attuazione dell’UDC. Questi parlamentari sono gli affossatori della democrazia diretta e sostengono questi giudizi insensati della Corte europea dei diritti dell’uomo. Ecco i loro nomi: Verena Diener (Verdi liberali, ZH), Christine Egerszegi (PLR, AG), Filippo Lombardi (PPD, TI) Robert Cramer (Verdi, GE), come pure i socialisti Hans Stöckli (BE) e Paul Rechsteiner (SG).

Le cittadine e i cittadini svizzeri avranno ancora una volta l’opportunità, in occasione delle elezioni federali dell’anno prossimo, di decidere da chi desiderano essere rappresentati in Consiglio degli Stati.  

 

UDC Svizzera

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