Seniores UDC: SÌ al Gripen – NO all’iniziativa sul salario minimo
Decisioni chiare dei Seniores UDC: all’unanimità, le persone presenti hanno sostenuto l’acquisto degli aerei da combattimento Gripen, come pure l’iniziativa “Affinché i pedofili non lavorino più con fanciulli”. Per contro, l’iniziativa sul salario minimo e il decreto federale sulle cure mediche di base sono stati respinti.
La sicurezza del nostro paese al suolo e in aria è un principio elementare che deve assolutamente essere salvaguardato. Grazie alla sostituzione della flotta superata dei Tiger con i nuovi aerei da combattimento Gripen, la Svizzera avrà i mezzi per difendersi e garantire autonomamente la sua sovranità durante i prossimi decenni. Il Gripen è stato oggetto di una procedura di valutazione seria e adempie senza problemi i compiti di sorveglianza, di controllo e di protezione dello spazio aereo che gli saranno affidati. I Seniores UDC presenti hanno severamente criticato le menzogne espresse dalla sinistra che propone di utilizzare ad altri fini i fondi necessari a questo acquisto e che vuole affidare all’estero la sicurezza del nostro paese. Le due idee sono totalmente fuori posto. Il denaro necessario all’acquisto dei Gripen proviene dal budget militare ordinario ed è quindi destinati esclusivamente all’esercito. Quanto all’affidamento della sorveglianza dello spazio aereo svizzero ad altri paesi, questo ci condurrebbe dritti nella NATO, una scelta incompatibile con la neutralità svizzera.
Altrettanto all’unanimità, i Seniores UDC hanno dato il loro sostegno all’iniziativa popolare “Affinché i pedofili non lavorino più con fanciulli”. Ai loro occhi è evidente che la base legale attualmente in vigore non è sufficiente a proteggere i bambini da questi individui. La protezione dei bambini deve essere considerevolmente rafforzata. Un’interdizione professionale a vita per i delinquenti pedofili è un importante passo in questa direzione e ridurrà il numero di questi crimini.
Berna, 06.05.2014
L’iniziativa sul salario minimo è stata respinta a grande maggioranza, perché i Seniores UDC la considerano un vero e proprio attacco al modello di successo svizzero. Un salario minimo, che sarebbe il più elevato del mondo, ridurrebbe notevolmente le chance dei lavoratori meno qualificati, degli impiegati a tempo parziale e dei giovani lavoratori di accedere al mercato del lavoro. Un salario minimo obbligatorio sferrerebbe inoltre un colpo al partenariato sociale che ha dato buona prova di sé da decenni in tutti i settori e imprese. Sparirebbero degli impieghi, in particolare nelle campagna.
Anche il decreto federale sulle cure mediche di base non ha avuto grazia presso i Seniores UDC, una cui grande maggioranza ha ritenuto che la nefasta evoluzione che attualmente sta vivendo il sistema sanitario pubblico, sarebbe accelerata da questo progetto. Le conseguenze logiche di questa riforma sarebbero un rafforzamento degli interventi dello Stato e un aumento dei premi dell’assicurazione-malattia. Le persone presenti hanno soprattutto contrastato la “remunerazione appropriata delle prestazioni della medicina di famiglia” prevista nell’articolo costituzionale. Si tratta, né più né meno, di una garanzia salariale data dallo Stato a una categoria professionale, il che sarebbe un unicum in Svizzera.
« Keine institutionelle Einbindung in die EU – Personenfreizügigkeit ist beendet SVP Senioren: JA zum Gripen, NEIN zur Mindestlohninitiative »