L’oasi felice UE
OGM, il regalo dell’Europa alle multinazionali biotech
L´Europa non vieta la coltivazione di Ogm. Lascia ai singoli Stati la possibilitá di scegliere, ma chi vieterá le coltivazioni transgeniche avrá vita dura con le multinazionali del biotech, che potranno ricorrere in Corte di Giustizia o nei tribunali della WTO.
Martedí, il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva la nuova direttiva che attribuisce agli Stati membri il potere di limitare o vietare la coltivazione di organismi geneticamente modificati sul loro territorio, anche se questi sono stati approvati a livello europeo. Dopo un´attesa lunga tre anni, il Consiglio europeo (summit dei 28 capi di Stato e di Governo) ha approvato una proposta ricca di contraddizioni, i cui effetti entreranno in vigore già in primavera. Le ultime modifiche di un iter legislativo omerico strizzano l´occhio ai Paesi pro-Ogm, in particolare la Gran Bretagna, perché facilitano l´autorizzazione degli Ogm a livello comunitario e quindi l´introduzione di queste colture nei Paesi che lo desiderano. (omissis)
Nel nuovo sistema di autorizzazioni manca anche una clausola di responsabilità finanziaria in caso di contaminazioni transgeniche subite da colture no-ogm. Inoltre, se la contaminazione dovesse avvenire, purtroppo non è prevista alcuna compensazione per gli agricoltori. In pratica, manca la garanzia assoluta di una solida base legale che garantisca l’attuazione del divieto Ogm e la non attaccabilità davanti ai tribunali della WTO. (omissis). A oggi, il solo Ogm autorizzato nella UE è il mais della Monsanto, resistente agli insetti, MON810. Sino a oggi, alcuni Paesi hanno comunque usato le cosiddette clausole di salvaguardia per vietare la sua coltivazione. Tra questi, Italia, Austria, Germania, Bulgaria, Grecia, Ungheria, Lussemburgo e Polonia. Nel frattempo l´Aesa ha dato semaforo verde ad altri tre mais geneticamente modificati. Mentre la patata Ogm Amflora è stata vietata dal Tribunale dell’Unione Europea nel 2013, dopo un iniziale via libera della Commissione Europea.
La Spagna è oggi l’unico paese dell’UE che coltiva Ogm su un’estensione significativa (116.000 ettari). Coltivano Ogm anche il Portogallo (9.000 Ettari), la Romania (217 ettari) e la Slovacchia (189 ettari).
Da Confidenzial Europe. 18th January 2015 Gianluca Cionna
Con i fondi UE i regali di nozze, maxitruffa a Vibo
Avevano intascato un milione e 300mila euro per la realizzazione di strutture alberghiere nella provincia di Vibo Valentia. Ma i soldi pubblici, stanziati dall’Unione europea, venivano spesi per ristrutturare abitazioni private e per ricchi regali di nozze a parenti e amici. È la maxitruffa scoperta dalla Guardia di finanza a conclusione di indagini che hanno portato alla denuncia di 63 persone e al sequestro di conti correnti bancari e postali, titoli, ville, appartamenti e autovetture per un importo complessivo superiore al milione di euro. Tra i denunciati figurano, quali complici, i collaudatori delle strutture, i titolari di 20 aziende fornitrici e due funzionari pubblici della Regione Calabria, per reati che vanno dalla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche alla malversazione a danno dell’Unione europea, dalla falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico alla falsità in scrittura privata e alla falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico, fino alla dichiarazione fraudolenta mediante l’uso e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Al posto delle strutture turistiche, sorgevano ville e case.
Soddisfatto per l’operazione il procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Mario Spagnuolo, che ha coordinato le indagini: «I sequestri operati oggi dalla Guardia di Finanza colpiscono una vasta area di illegalità diffusa caratterizzata dall’illecito arricchimento ai danni dello Stato e dell’Unione europea».
«Si tratta di un importante e complesso lavoro – ha aggiunto Spagnuolo – portato avanti dalla Procura e che verrà ulteriormente intensificato in futuro al fine di debellare questi gravi fenomeni fraudolenti».
Da corriere della Calabria