La Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati abbandona la Svizzera

Feb 14 • Dall'UDC, Dalla Svizzera, Prima Pagina • 1505 Views • Commenti disabilitati su La Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati abbandona la Svizzera

La decisione odierna della Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati (CAG-CS) conferma chiaramente ancora una volta che la classe politica ha da tempo ormai abbandonato la Svizzera come tale. Perché che cos’è che fa la Svizzera, se non la democrazia diretta nelle quale il popolo e i cantoni hanno l’ultima parola? Contrariamente all’UE dove la stragrande maggioranza dei cittadini non ha mai avuto la possibilità di votare sull’adesione all’UE, le cittadine e i cittadini svizzeri decidono la Costituzione federale e le leggi del loro paese. Essi costituiscono il potere legislativo supremo. In altre parole, il popolo è il padrone.

Questa situazione non è evidentemente per nulla gradita ai capetti frustrati della cosiddetta classe politica. Sono proprio loro che hanno tradito il popolo rifiutando di applicare l’iniziativa contro l’immigrazione di massa. La decisione odierna della CAG-CS di accettare la priorità del diritto internazionale rispetto al diritto svizzero significa la fine della politica di democrazia diretta.

L’UDC ha depositato in agosto del 2016 l’iniziativa popolare “Il diritto svizzero, anziché giudici stranieri (Iniziativa per l’autodeterminazione)”, al fine di ristabilire l’ordine giuridico che nel nostro paese ha dato buona prova di sé. Il costituente svizzero è costituito dal popolo e dai cantoni, e non da un’alleanza strana e avida di potere composta dal Parlamento, dal governo, dall’amministrazione e da un esercito di giudici e professori di diritto. L’iniziativa per l’autodeterminazione raddrizza la rotta, facendo sì che la Costituzione federale ridiventi la fonte suprema del diritto della Confederazione svizzera e che il regime giuridico in essa stabilito s’applichi in Svizzera, con eccezione delle norme del diritto internazionale imperativo. La certezza del diritto e la stabilità sono dei pilastri importanti del nostro Stato e delle nostre performance economiche. Quando l’autorità politica non accetta più i risultati delle votazioni, è la fine della democrazia. La situazione diventa instabile e imprevedibile. Le condizioni-quadro economiche ne soffrono per forza di cose. L’economia in generale, e le arti e mestieri in particolare, hanno perciò tutto l’interesse a sostenere l’iniziativa per l’autodeterminazione. L’autodeterminazione delle cittadine e dei cittadini ci ha portato stabilità e pace, mentre che la priorità del diritto internazionale conduce direttamente alla messa sotto tutela delle cittadine e dei cittadini, privandoli dei loro diritti elementari e moltiplicando le regolamentazioni. Essa ci impone un’immigrazione senza limiti, fra cui quella di criminali che abusano della libera circolazione delle persone per infiltrarsi in Svizzera. L’UDC s’impegna per il sistema di partecipazione democratica che ha dato buona prova di sé nel nostro paese. Affinché la Svizzera rimanga la Svizzera.

Berna, 13 febbraio 2018

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