Finalmente il treno arriva a Malpensa!
Il 10 giugno di quest’anno è finalmente accaduto – molti avevano ormai smesso di crederci. I treni diretti da Chiasso e Mendrisio non viaggiano più solo fino a Varese, bensì fino all’aeroporto di Malpensa. Una punta di amarezza rimane: chi inizia il viaggio da Bellinzona o da Lugano, deve cambiare a Mendrisio. Guardiamoci indietro: fin dal suo prolungamento dal capolinea di Stabio fino a Varese, l’esercizio ferroviario è stato oggetto di continue critiche. Si biasimavano i ritardi, le soppressioni di corse e de norme d’esercizio diverse per i due paesi confinanti. Le malattie di gioventù di questa tratta non potranno essere guarite così in fretta – ma tutto fa ben sperare.
È però comunque strano che ci irritiamo quando un treno arriva con dieci minuti di ritardo o la corsa viene soppressa per motivi tecnici. Al contrario, quando all’estero (e ciò riguarda anche i nostri treni TILO in Lombardia) i sindacati, spesso per motivi egoistici, paralizzano per ore con uno sciopero l’attività ferroviaria o aerea, accettiamo semplicemente che imprenditori e lavoratori scarichino la loro guerra salariale sulle spalle di chi non c’entra. Noi Svizzeri, in materia di sospensioni del lavoro, assieme ai Giapponesi e agli Slovacchi, siamo fortunatamente ancora sempre gli allievi modello e, nel nostro paese, lo sciopero è quasi sconosciuto. I maestri dello sciopero invece, non sono per esempio l’Italia e la Grecia, bensì la Danimarca e la Francia. Anche i Tedeschi, negli ultimi tempi, sono diventati più propensi a scioperare.
« Scacco alla destra: il freno alle regolamentazioni non sarà introdotto Voto elettronico: il rischio di manipolazioni è troppo grande per la nostra democrazia diretta »