Controllo immediato del confine nazionale: gli Afghani che entrano illegalmente devono essere rimpatriati immediatamente
La Svizzera non deve accettare migranti afgani illegali né offrire loro l’opportunità di nascondersi. Perciò, l’UDC invita il ministro della Giustizia Karin Keller-Sutter ad agire immediatamente. Gli immigranti illegali devono essere fermati e ricondotti immediatamente nel paese terzo sicuro da cui sono arrivati.
È successo quanto paventato dall’UDC: decine di migranti afgani arrivano ogni giorno illegalmente in Svizzera e poi si nascondono. Secondo le autorità doganali, da giugno sono entrati in Svizzera 2500 immigrati clandestini, la stragrande maggioranza dei quali è costituita da giovani. Rappresentano un notevole rischio per la sicurezza del nostro Paese, c’è un grande pericolo che tra loro ci siano islamisti o criminali. Una valutazione condivisa dal Servizio informazioni della Confederazione (SIC), come ha scritto il Consiglio federale in risposta all’interpellanza 21.4047 dell’UDC. Secondo il SIC, «c’è una reale possibilità» che membri dello «Stato islamico» o ex combattenti jihadisti migrino in Europa e in Svizzera.
L’UDC chiede quindi al ministro della giustizia Karin Keller-Sutter di agire immediatamente per garantire la sicurezza delle persone in Svizzera. In particolare, l’UDC chiede
- che i confini siano sistematicamente controllati, soprattutto nella Svizzera orientale, dove attualmente entrano quotidianamente decine di Afgani clandestini provenienti dall’Austria;
- l’accordo di Dublino deve essere applicato senza se e senza ma. I migranti illegali arrestati devono essere fermati, interrogati e immediatamente rinviati nel paese terzo sicuro da cui sono arrivati in Svizzera;
- se il rimpatrio immediato non è possibile, la loro sparizione deve essere impedita ordinando la detenzione amministrativa. Una misura giustificata alla luce della reale minaccia del terrorismo.
L’UDC invita inoltre il ministro della Giustizia Karin Keller-Sutter a chiarire da dove provengono gli Afghani che entrano illegalmente in Svizzera. È fondato il sospetto che appartengano alle decine di migliaia di Afgani che sono stati ospitati dagli Stati della NATO nei paesi balcanici del Kosovo, della Macedonia del Nord e dell’Albania all’inizio di settembre, per sottoporsi a un processo di accertamento. Se questo sospetto viene confermato, queste persone devono essere immediatamente restituite a questi paesi.