Atti parlamentari presentati il 4 maggio 2020 dal Consigliere nazionale UDC Piero Marchesi

Mag 15 • Dall'UDC, Dalla Svizzera, Prima Pagina • 441 Views • Commenti disabilitati su Atti parlamentari presentati il 4 maggio 2020 dal Consigliere nazionale UDC Piero Marchesi

Da Palazzo federale

Piero Marchesi, Presidente UDC Ticino e consigliere nazionale

Postulato

Settore sociosanitario: la Svizzera non sia dipendente dalla manodopera estera.

Testo

Il Consiglio federale è incaricato di elaborare una strategia a medio termine per rendere il sistema sociosanitario svizzero indipendente dalla manodopera estera. Il progetto dovrà essere capace di generare maggiore interesse dei giovani nelle professioni del settore, attraverso la promozione e l’orientamento professionale delle varie formazioni già durante la scuola dell’obbligo, creando inoltre condizioni di lavoro e di carriera interessanti. I residenti devono poter beneficiare della preferenza nelle assunzioni del personale rispetto a chi proviene dall’estero, proprio perché settore strategico del paese.

Il Consiglio federale é inoltre incaricato, assieme ai Cantoni, di indicare le tempistiche di attuazione, i costi, gli investimenti previsti e chiari indicatori per monitorare il progetto.

Motivazione

La pandemia Covid-19 ha messo ancor più in evidenza che la nostra economia é fortemente dipendente dalla manodopera estera. A preoccupare particolarmente sono i settori definiti strategici, quello sociosanitario rientra a pieno titolo in questa categoria. La pandemia é stata generalmente ben gestita dal settore sociosanitario, grazie a collaboratori motivati e preparati.

Il Consiglio federale non ha però mai negato che quando valutava la chiusura delle frontiere, per cercare di limitare la propagazione del Covid19, era preoccupato per la possibile reazione dei paesi a noi vicini, che a una chiusura delle frontiere avrebbero potuto precettare i lavoratori frontalieri nel settore sociosanitario, lasciando in difficoltà molti Cantoni che impiegano molto personale estero. Il Ticino impiega circa il 20%, Ginevra supera abbondantemente il 50%.

È pericoloso, e pure nemmeno normale, che un paese sia così fortemente dipendente dalla manodopera estera, soprattutto in settori così strategici.

La pandemia Covid19 ha chiaramente messo in evidenza, ancora una volta, gli errori da correggere. Quello segnalato è certamente prioritario.

Va oltremodo ricordato che nel futuro il settore sociosanitario avrà un ruolo sempre più importante, l’invecchiamento della popolazione é una sfida importante, ma anche un’opportunità d’impiego per molti lavoratori residenti.

 

Interrogazione

Obbligo di utilizzo mascherine, è necessario fare chiarezza.

Testo

Dall’inizio della pandemia Covid-19 il tema mascherine si è rivelato molto controverso. Da un lato gli esperti che sostengono la necessità di obbligarne l’uso perché contribuirebbe a limitare le possibilità di contagio, dall’altra il Consiglio federale che, seppur riconoscendone l’importanza, rifiuta di decretarne l’obbligatorietà.

  1. Su che basi scientifiche il Consiglio federale ha deciso di non ordinare l’obbligatorietà nell’applicazione professionale e nei luoghi pubblici?
  2. È in grado di confermare scientificamente che un’imposizione generale non gioverebbe a limitare i contagi?
  3. Nel caso avesse deciso l’imposizione la Confederazione sarebbe stata in grado di approvvigionare una quantità adeguata di mascherine per la popolazione?
  4. La presunta mancanza di mascherine ha giocato un ruolo nella decisione di non rendere necessario l’impiego delle mascherine?

 

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