Tutto va talmente bene in politica di migrazione e d’integrazione che Lo Stato deve venire in aiuto

Lug 19 • Dall'UDC, Dalla Svizzera • 2313 Views • Commenti disabilitati su Tutto va talmente bene in politica di migrazione e d’integrazione che Lo Stato deve venire in aiuto

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Potete immaginarvi che lo Stato debba incoraggiare il dialogo fra i visitatori e gli organizzatori di un concerto di Madonna? Sembra piuttosto difficile da concepire. I biglietti per il concerto si vendono a bizzeffe, il mercato è determinato dall’offerta e dalla domanda. Tutto funziona alla perfezione. A nessuno verrebbe l’idea di chiedere l’aiuto dello Stato.

 

La situazione si presenta diversamente su un mercato del lavoro vieppiù regolato dallo Stato e nel quale l’economia pianificata imposta dall’integrazione nell’UE genera degli effetti secondari gravi. Sono anni che l’amministrazione federale e la parte della “economia” che ha appena subito uno schiaffo per le sue pratiche salariali smisurate, cantano gli elogi della libera circolazione delle persone. Quest’ultima è un successo totale e il mercato del lavoro trae un enorme vantaggio dall’afflusso di manodopera qualificata dall’estero – quindi di professionisti che il nostro sistema scolastico non sembra più riuscire a formare.

 

Il 18 luglio 2013, l’Ufficio federale della migrazione ha pubblicato il suo “Rapporto sulla migrazione 2012” che presenta un quadro ben differente della situazione. Bisogna accelerare l’integrazione dei lavoratori stranieri, vi si legge in sostanza. Per farlo, dei rappresentanti e delle rappresentanti dello Stato e dell’economia intrattengono un dialogo sull’integrazione nel posto di lavoro. Se una volta l’amministrazione riteneva che il suo compito era quello di servire l’economia, oggi la “economia” deve considerarsi felice se ottiene un’udienza per intavolare un dialogo.

 

Se la “economia” ha realmente bisogno di così tanti stranieri, se il nostro mercato del lavoro è veramente in grado di assorbire delle masse di richiedenti lavoro e se il governo nazionale pretende che la libera circolazione delle persone sia la panacea universale, come mai allora l’elemento centrale della libera circolazione delle persone, ossia l’integrazione nel mercato del lavoro, ha bisogno di misure di sostegno statali?


Qualche cifra presa dal rapporto sulla migrazione:

 

  • Dalla seconda guerra mondiale, oltre due milioni di      persone sono immigrate in Svizzera o vivono qui come discendenti di      persone immigrate.
  • A fine 2012, vivevano in Svizzera 1,82 milioni di      straniere e stranieri.
  • Una persona su quattro esercitante un’attività      lucrativa ha un passaporto straniero.
  • La Svizzera registra una delle proporzioni di stranieri      più elevate d’Europa con circa il 23%.
  • La migrazione contribuisce a una crescita demografica in      Svizzera maggiore di quella dei classici paesi d’immigrazione quali gli      Stati uniti, il Canada e l’Australia.
  • Circa un decimo delle Svizzere e degli Svizzeri vive      all’estero.

 

» Comunicati, UDM, 18.07.2013

 

UDC Svizzera

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