Sentenza vergognosa

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Andrea Fedele, Locarno

Andrea Fedele, Locarno

Sono rimasto sbalordito dalla notizia degli scorsi giorni, secondo la quale il Tribunale federale ha accolto il ricorso dell’omicida di Lucie, che non sarà così internato a vita nonostante il brutale omicidio della ragazza, commesso nel 2009. Motivazione della sentenza: “L’uomo non è refrattario alle terapie” e quindi le condizioni per l’internamento a vita “non sono realizzate”.

Tutto ciò, dopo che il Tribunale cantonale argoviese, il 18 Ottobre 2012, aveva deciso l’internamento a vita di quest’individuo. Sentenza poi, contestata dalla difesa, la quale aveva fatto ricorso al TF.

Ora, a parte il fatto che questa persona aveva già dei precedenti avendo, prima di Lucie, già abbordato ben 110 donne, resta il fatto che questi assassini, psicopatici, malati mentali o capaci di intendere e di volere, eccetera, sono un pericolo per la nostra società e per l’incolumità di persone che rischiano di diventare vittime innocenti.  E di casi simili, a causa di queste sciagurate sentenze, ce ne sono ancora stati recentemente in Svizzera ancora nel 2013.

 

Come non dimenticare l’omicidio, avvenuto lo scorso maggio a Payerne, della giovane Marie, uccisa dal 36enne Claude Dubois, il quale era in libertà vigilata e stava scontando la pena per l’omicidio dell’ex-fidanzata.

 

E, ancora più recentemente, il caso dell’omicidio della socioterapeuta Adeline a Ginevra, commesso da un detenuto già condannato per violenza sessuale, che fu lasciato andare da solo con la donna per “un’uscita accompagnata”, anch’essa stabilita nel corso di un “programma di reinserimento sociale”.

 

Ma si rendono conto questi giudici che, con le loro scellerate decisioni, non fanno altro che causare danni alla nostra società? Se una persona commette questi crimini va internata a vita ed è inutile che ci vengano a dire che simili individui “si possono ancora curare con terapie di reinserimento nella società, eccetera”, perché quasi sempre capita che essi ci ricaschino. E proprio per evitare questi casi, già nel  Febbraio 2004, il popolo aveva approvato in votazione l’internamento a vita dei criminali incurabili, senza possibilità di reinserimento della società.

 

E nonostante ciò, questi giudici del Tribunale Federale o di vari Tribunali cantonali emettono sentenze “all’acqua di rose” quasi non volessero rendersi conto delle conseguenze delle loro decisioni.

 Si dice sempre “Bisogna che ci scappi il morto…”, ma qui di morti ce ne sono già stati diversi e c’è ancora chi si ostina a non volerlo capire.  Dove bisogna arrivare per far sì che un criminale con precedenti venga internato a vita? Che commetta più volte lo stesso omicidio causando altre vittime e rovinando l’esistenza dei loro cari? Quanti morti dovranno ancora avere questi  cervelloni dei vari Tribunali sulle loro coscienze?

 

E il TF, già in altre circostanze e senza alcuna ragione fondata, aveva annullato anche altre leggi approvate democraticamente dal popolo in votazione, come l’espulsione dei criminali stranieri o il divieto di costruzioni di minareti e se ne era infischiato della già sopraccitata iniziativa per l’internamento a vita dei criminali pericolosi senza possibilità di cura.

 

Mi chiedo chi metta queste persone a svolgere il mestiere che fanno? Ma chi credono di essere questi giudici del Tribunale federale(o di altri tribunali) , che pensano di poter fare e disfare emettendo sentenze che, o non rispettano la volontà popolare o vanno contro gli interessi della popolazione stessa e del nostro paese? E a che scopo? A maggior ragione per il fatto che non sono stati votati da nessuno e men che meno dal popolo sovrano al quale dovrebbero render conto!

Povera Svizzera, è proprio il caso di dirlo!

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