Grandi avvenimenti musicali in Ticino nella prossima stagione
Spazio musicale
Anche nella stagione 2017/2018 i concerti dell’Orchestra della Svizzera italiana si ripartiranno tra il LAC e l’Auditorio Stelio Molo RSI. Nella prima sede ci saranno undici manifestazioni con inizio il 5 ottobre e termine il 26 maggio. Nell’ampia rassegna di interpreti e musiche che verranno eseguite spiccano i nomi di Katia e Marielle Labèque in un concerto dedicato a composizioni per due pianoforti e orchestra: quello n. 10 di Mozart e quello di Philip Glass. Il secondo sarà in prima esecuzione mondiale nella versione di M. Riesman per piccola orchestra. Di grande interesse sarà pure il concerto diretto da Pablo Gonzalez, nel quale verrà eseguito il Concerto per violoncello e orchestra n. 1 di Bohuslav Martinu con la partecipazione di Sol Gabetta come solista. Questa interprete, che si affacciò modestamente al concertismo internazionale in una lontana edizione del festival lucernese, ha compiuto in seguito una carriera importante. Tuttavia l’appuntamento in programma che ha attirato maggiormente la mia attenzione è quello del 16 novembre con l’esecuzione da parte dell’Orchestra della Svizzera italiana unitamente all’Orchestra sinfonica del Conservatorio della Svizzera italiana, dirette da Markus Poschner, della nona sinfonia di Mahler. Si conferma così la tendenza del Poschner a mettere in valore le forze locali. La stagione scorsa “rilesse” Brahms filologicamente, quindi con un organico meno vasto di quello che siamo abituati a sentire, il che permise di rinunciare a importanti rafforzamenti del complesso ticinese; fu una iniziativa assai interessante e con esiti positivi grazie all’alta qualità delle esecuzioni, anche se chi scrive, per Brahms, avrebbe gradito l’impiego di un numero superiore di orchestrali e pertanto sonorità di maggior spessore. Ora si compie un passo ancora più notevole passando a Mahler. Ammiro il coraggio del Poschner e dei musicisti ai suoi ordini, attendendo con vivo interesse i risultati.
Come detto, alla stagione al LAC si affianca una stagione all’Auditorio Stelio Molo RSI. Qui le manifestazioni saranno sette, tra il 13 ottobre e il 29 aprile. Il programma include concerti sinfonici, ma anche serate da camera. In due occasioni Heinz Holliger sarà presente come compositore e come solista: nella prima veste farà ascoltare un “Ostinato funebre” mentre nella seconda offrirà il Doppio concerto per oboe, arpa e orchestra da camera di Lutoslawski (arpa Andreas Mildner).
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Grandioso è il programma di Lugano Musica al LAC su tutti i livelli: direttori, solisti, orchestre e programmi. Già all’inizio, il 18 settembre, con un concerto della Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly, l’”esaurito” è assicurato. Ma l’intera rassegna offre un ammirevole seguito di grandi interpreti e grandi opere. In questa sede è inutile entrare nei particolari, che ognuno può vedere in internet. Mi limito a dire che con una stagione di questa densità e di questo valore Lugano si afferma come un centro musicale di livello europeo. Una costatazione fornisce una specie di prova del nove: le sinfonie di Mahler, per l’ampiezza dell’organico richiesto e le difficoltà di esecuzione, appaiono solo nei programmi delle grandi manifestazioni; ora Lugano nella stagione 2017/2018 ne offrirà due: la nona, diretta da Markus Poschner, di cui si è già detto sopra, e la quinta, diretta da Andrei Orozco-Estrada, con l’orchestra della Radio di Francoforte, nell’ambito di Lugano Musica.
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Tante cose interessanti figurano anche nella settantaduesima edizione delle Settimane musicali di Ascona, che si svolgerà dal 4 settembre al 18 ottobre. Come di consueto il cartellone include concerti sinfonici e concerti da camera. Tra i primi menziono quelli dell’Orchestre National de France e dell’Orchestra filarmonica di San Pietroburgo, in aggiunta a due serate affidate all’Orchestra della Svizzera italiana. Diego Fasolis, alla testa dei Barocchisti e del Coro della Radiotelevisione Svizzera italiana, presenterà un programma dedicato a Claudio Monteverdi per commemorare i quattrocentocinquant’anni dalla nascita del compositore.
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Anche il Cinema Teatro di Chiasso ha comunicato i suoi programmi. Ovviamente l’offerta di musica d’arte è piccola, tuttavia sul piano qualitativo si distingue con alcune manifestazioni importanti. Verrà il pianista Grigory Sokolov, già ascoltato e ammirato ripetutamente nella città di confine. Verrà anche il pianista Seong-Jin Cho, altro nome di rilievo nel concertismo internazionale. Inoltre per il 13 gennaio è annunciato uno spettacolo di balletto intitolato “Les italiens de l’Opéra de Paris”: si esibiranno ballerine e ballerini facenti parti della numerosa schiera di danzatori della Penisola attivi, nella capitale francese, in una delle compagnie più qualificate del mondo.
“Elevazione spirituale” a Castel San Pietro
La Parrocchia di Castel San Pietro, con il sostegno del Municipio di Castel San Pietro e della Medacta for Life Foundation, ha organizzato per giovedì 29 giugno un concerto designato “Elevazione spirituale nella solennità dei Ss. Pietro e Paolo”. Il Coro “Ad Confitendum”, diretto dal Maestro Franco Caccia, con la partecipazione dell’organista Mattia Marelli, che si è servito di uno strumento a cassapanca progettato e realizzato da Walter Chinaglia, ha eseguito lavori di Francesco Spagnoli Rusca nella trascrizione di Felice Rainoldi dagli originali conservati presso l’Archivio del Duomo di Como. Lo Spagnoli Rusca, nato nel 1632 o nel 1634 e morto nel 1704, fu per oltre quarant’anni un valido e onorato maestro di cappella del Duomo di Como. Il programma ha allineato un quindicina di brani scritti con mano sicura e notevole capacità inventiva. Mi è piaciuto, a titiolo di esempio, il pezzo “Beatus vir” per la vivacità e la freschezza con cui il compositore ha tradotto in termini musicali le espressioni di felicità dell’uomo che teme il Signore “e nei suoi precetti trova grande gioia” (ho citato dalla traduzione italiana; il programma opportunamente conteneva, oltre al testo originale latino, la traduzione). Ottime sono state le prestazioni del coro, comprendente quattro voci maschili e otto femminili: preciso, scattante e trasparente nei contrappunti. Splendida è stata in particolare la purezza delle voci femminili. Dal canto suo l’organista Mattia Marelli, che poche settimane fa aveva vinto il primo premio del Concorso internazionale di organo antico in Ticino, si è distinto, non solo eseguendo i brevi passaggi posti come introduzione ai brani corali e poi accompagnando questi, ma ha interpretato anche la bellissima Passacaglia in sol minore (da “Apparatus Musico-Organisticus) di Georg Muffat. È un brano che affascina per l’alta qualità del lavoro contrappuntistico, le libertà formali, la luce che lo pervade e l’originalità di alcuni passaggi come certe scorribande della melodia principale in zona acuta oppure i brevi ma deliziosi momenti a note trillate.
Nonostante la minaccia del tempo un pubblico folto si è dato convegno alla Chiesa Rossa e ha lungamente applaudito il direttore Caccia, l’organista Marelli e i coristi.
Carlo Rezzonico
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