Cronaca della riunione del Comitato centrale dell’UDC
Il 24 ottobre 2014 si è riunito a Einsiedeln il Comitato centrale dell’UDC. Durante la riunione si è discusso prevalentemente se lanciare una nuova iniziativa costituzionale che intende porre il diritto svizzero al di sopra di quello internazionale.
Il totale disprezzo delle decisioni prese negli ultimi anni dal popolo svizzero, ha creato e crea dei precedenti che rischiano di mettere in serio pericolo la democrazia diretta vigente nel nostro paese.
La mancata messa in atto dell’iniziativa UDC, accolta dal popolo nel 2010, chiedente l’espulsione dei criminali stranieri che commettono reati in Svizzera e della recente votazione del 9 febbraio 2014, in occasione della quale il popolo svizzero ha deciso di mettere un freno e regolamentare l’immigrazione di massa, preoccupa molto l’UDC.
Al posto di concretizzare e mettere in atto la volontà popolare, il Consiglio federale si lascia influenzare dalle minacce provenienti dall’estero. In pratica, invece di obbedire al popolo sovrano, i nostri ministri preferiscono obbedire ai dettami imposti dagli altri Stati che, con la scusa che le decisioni prese dal popolo svizzero contraddicono il diritto internazionale, si intromettono vieppiù nella sovranità del nostro paese. Questo colonialismo moderno deve finire!
Per questo motivo l’UDC intende lanciare una nuova iniziativa che obbliga le nostre autorità a rispettare il diritto svizzero, frutto della volontà popolare, e ad adattare gli accordi internazionali che vengono conclusi con gli altri Stati, al nostro diritto interno e ai nostri principi democratici.
Il Comitato centrale dell’UDC ha accolto all’unanimità questo principio e ha demandato al partito il compito di elaborare e definire un articolo costituzionale sotto la guida del Prof. Hans-Ueli Vogt dell’Università di Zurigo, gran consigliere UDC nel Canton Zurigo.
Il giorno seguente l’assemblea generale del partito, riunitasi a Rothernthurm (SZ) ha accolto all’unanimità la proposta del Comitato centrale tesa a far applicare una volta per tutte la volontà popolare.
Il Comitato si è poi chinato su alcuni temi posti in votazione il prossimo 30 novembre 2014, in particolare “l’iniziativa sull’oro” e l’iniziativa chiedente l’abolizione dei privilegi fiscali.
La votazione sul primo tema è stata molto serrata, infatti il comitato ha deciso con 35 voti contro 34 di raccomandare un NO all’iniziativa sull’oro, chiedente che le riserve di oro debbano essere conservate in Svizzera, il divieto di vendita ulteriore di oro (negli ultimi anni la Banca nazionale ha venduto circa 1 tonnellata di oro al giorno a scapito delle nuove generazioni che non si troveranno più nulla) e che laquota d’oro degli attivi della Banca nazionale debba essere almeno del 20%.
La seconda iniziativa è stata rigettata all’unanimità dal Comitato centrale. Infatti, le persone che beneficiano dei cosiddetti “forfait fiscali”, pagano oggi nel nostro paese diversi miliardi di franchi all’anno in imposte.
Queste persone sono ricchi facoltosi stranieri insediati in Svizzera, che non svolgono un’attività lavorativa nel nostro paese. In base alla legislazione vigente, nella maggior parte dei cantoni, essi beneficiano di una tassazione forfettaria, comunque molto elevata.
Abolire a livello federale questo tipo di tassazione, così come chiede l’iniziativa, metterebbe in serie difficoltà le finanze di diversi cantoni, anche il Ticino. Queste persone facoltose, non solo pagano le imposte da noi, ma spendono anche il loro denaro nel nostro circuito economico (negozi, ristoranti, ecc.). Senza questi introiti qualcuno dovrà per forza far fronte alle spese e chi, se non i contribuenti del ceto medio?
La prossima riunione del Comitato centrale e dell’Assemblea dei delegati si terrà il prossimo mese di gennaio 2015 a Locarno. Siete tutti sin d’ora invitati a partecipare numerosi a dimostrazione che il Ticino è UDC!
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