Consegnate 65‘376 firme per il referendum contro la legge sull’asilo
Come avevamo preannunciato nell’ultimo numero de Il Paese, l’UDC ha consegnato alla Cancelleria federale lo scorso 14 gennaio ben 65’376 firme a sostegno del referendum contro la nuova legge sull’asilo.
È evidente che dei richiedenti l’asilo la cui integrità fisica e la vita sono realmente minacciate, troveranno sempre rifugio e protezione in Svizzera. Per contro, i migranti clandestini il cui unico obiettivo è quello di migliorare le loro condizioni di vita, devono essere respinti. È questa la nostra tradizione d’asilo. Bisogna evitare che la Svizzera diventi ancora più attrattiva offrendo incondizionatamente degli avvocati gratis a tutti i richiedenti l’asilo. Altro aspetto inaccettabile di questa riforma: la facoltà data alla Confederazione di espropriare dei poteri pubblici e dei privati per costruire dei centri d’asilo.
I veri rifugiati, dunque le persone la cui vita e integrità fisica sono minacciate, trovano aiuto in Svizzera. Ma la Svizzera non deve diventare un porto per tutti i migranti economici e sociali. Questa è la tradizione umanitaria svizzera. Il popolo svizzero ha confermato a più riprese questa distinzione. Oggi bisogna soprattutto diminuire il potere d’attrazione che la Svizzera esercita sui migranti illegali e respingere sistematicamente queste persone. Le basi legali attualmente in vigore sono largamente sufficienti a questo scopo. Inoltre, bisogna reintrodurre i controlli alle frontiere, in particolare per contrastare il traffico delle bande di passatori criminali e brutali.
Ma che fanno il Parlamento e il Consiglio federale? Propongono una revisione della legge sull’asilo che renderà il nostro paese ancora più interessante per i richiedenti abusivi. Sarebbe ora che il governo si preoccupasse finalmente del degrado dei costumi fra i numerosi richiedenti l’asilo rifiutati ma non espulsi, nonché dei criminali e dei terroristi che sfruttano lo strumento dell’asilo per entrare in Svizzera. Due altre iniziative, accettate dal popolo svizzero ma non ancora entrate in vigore, toccano questa materia: le iniziative contro l’immigrazione di massa e quella per l’espulsione degli stranieri criminali. A quali estremi dovremo ancora arrivare perché i responsabili politici adottino finalmente le misure che s’impongono?
L’UDC è preoccupata di fronte all’esplosione delle domande d’asilo dell’anno scorso e dei costi che ne risultano.
39’523 domande d’asilo sono state depositate in Svizzera l’anno scorso. Solo tre volte la soglia delle 40’000 domande d’asilo l’anno è stata superata in Svizzera: nel 1991, durante la guerra dei Balcani e nel 1998 e 1999, durante la guerra in Kosovo.
Il maggior numero di domande proviene oggi dall’Eritrea (9’966), seguita dall’Afghanistan (7’831). La stragrande maggioranza dei richiedenti originari di questi paesi non sono minacciati direttamente. La Siria, peraltro paese stravolto dalla guerra, è solo in quarta posizione (4’745). |
Ecco le conseguenze di questa errata revisione della legge sull’asilo:
1. Tutti i presunti richiedenti l’asilo beneficiano incondizionatamente di un avvocato gratis! Essi sono così privilegiati per rapporto a qualsiasi cittadino svizzero. Questa norma è perciò in contraddizione con il principio costituzionale dell’uguaglianza dei diritti. Essa provocherà innumerevoli ricorsi e un innalzamento dei costi dell’asilo.
2. La Confederazione potrà espropriare a comuni e a privati immobili e terreni che convenissero alla costruzione di centri d’asilo. Questa disposizione calpesta il diritto alla proprietà dei cittadini, come pure l’autonomia dei cantoni e dei comuni.
3. Questa revisione permetterà a un numero ancora più elevato di persone di rimanere in Svizzera, indipendentemente dal fatto che la loro vita e la loro integrità fisica siano minacciate o no, perché le decisioni di espulsione dei richiedenti l’asilo respinti non saranno eseguite meglio di oggi. I costi aumenteranno inevitabilmente. La Confederazione deve agire a questo livello e applicare le leggi esistenti!
4. La lotta agli abusi non sarà rafforzata. La revisione proposta non migliora la lotta agli abusi, al contrario: essa accresce l’attrattività della Svizzera quale paese di destinazione dei migranti economici e di altri approfittatori del sistema sociale. Chi non sarebbe attirato da una Svizzera che offre i migliori trattamenti medici e dentistici, un generoso aiuto sociale, corsi di lingue e avvocati gratis, tutto ciò a spese dei contribuenti?
L’UDC si rallegra che il popolo possa adesso avere l’ultima parola in merito a questa revisione sbagliata della legge sull’asilo.
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