Finanziamento circonvallazione Agno-Bioggio: nessuno sapeva?
Interrogazione del nostro deputato in Gran Consiglio Marco Chiesa
Il 9 giugno 2013 il popolo ticinese ha rifiutato l’Iniziativa popolare costituzionale del 22 marzo 2012 intitolata “Circonvallazione del Basso Malcantone tutti in galleria: che sia il popolo a scegliere!”.
Tutto sembrava dunque pronto per dar inizio all’importante cantiere della circonvallazione Agno-Bioggio, progettato per finalmente sgravare il Basso Malcantone dall’insopportabile traffico che lo paralizza, e nessuno si attendeva la doccia fredda federale che sarebbe arrivata da lì a qualche giorno. A questo proposito, in data odierna sul quotidiano La Regione, il Presidente della commissione regionale dei trasporti del Luganese, Giovanni Bruschetti si esprime in questi termini relativamente al declassamento della circonvallazione: «Ci si aspettava dalla Confederazione un contributo pari a circa il 30% dell’intero investimento (e dunque 130 o 150 milioni di franchi). Ne arriveranno una decina. Tuttavia, al progetto Circonvallazione è stata attribuita una valutazione di 11 su 12 per quanto riguarda i benefici. Il progetto tram invece è stato valutato da Berna come “di interesse assoluto elevato”. Ma a pesare negativamente sono stati i costi elevati».
Il 27 giugno il Dipartimento del territorio per bocca del suo direttore Michele Barra, contrariato dalla decisione federale, afferma di ritenere necessario ridefinire la chiave di riparto dei costi. In sostanza il Cantone domanderà ai comuni del Luganese di sborsare di più per la realizzazione del progetto.
Berna, come riportato dalla RSI sul suo sito, http://info.rsi.ch/home/channels/informazione/info_on_line/2013/06/27–Circonvallazione-Il-responsabil, conferma la sua impostazione: “Non è solo una questione di costi” spiega Jürg Blattner, responsabile dei progetti agglomerativi in seno all’Ufficio dello sviluppo territoriale. “Il Luganese ha chiesto alla Confederazione il cofinanziamento di due importanti opere: la circonvallazione Agno-Bioggio e il tram (280 milioni per la tratta Lugano-Bioggio-Manno); è più facile che in futuro arrivino i fondi per la ferrovia, dato che a Lugano la quota di trasporto pubblico, in relazione al trasporto totale, è sotto la media rispetto ad altre città svizzere e c’è dunque un grosso potenziale”. Nella valutazione, da parte della Confederazione, del Programma di agglomerato del Luganese di seconda generazione (il cosiddetto PAL2), la circonvallazione Agno-Bioggio è stata inserita tra i progetti di categoria C; non s’ha da finanziare, insomma. Il tram Lugano-Bioggio-Manno, invece, fa parte della lista B: se ne parlerà a partire dal 2019.
Alla luce di quanto sopra, il gruppo UDC ritiene di porre le seguenti domande:
- Quali rassicurazioni aveva ottenuto da Berna il Consiglio di Stato in merito al cofinanziamento della circonvallazione Agno-Bioggio?
- Qual è stato l’ultimo contatto tra le autorità federali e gli uffici federali preposti alla valutazione del progetto da parte del nostro Esecutivo e della nostra amministrazione? Quali le risultanze di tali colloqui o informazioni cartacee tra le parti?
- Nessun Consigliere di Stato o funzionario aveva ricevuto notizie in merito alla bocciatura del finanziamento da parte delle autorità federali?
- Quali contromisure intende adottare il Consiglio di Stato nei confronti delle autorità politiche federali per far sì che Berna contribuisca alla costruzione della circonvallazione così come promesso ai ticinesi durante la recente campagna di votazione?
Per il gruppo UDC
Marco Chiesa, Gabriele Pinoja, Orlando del Don, Lara Filippini, Eros Mellini
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