Una goccia nel mare

Dic 7 • Dall'UDC, Dalla Svizzera, Prima Pagina • 1967 Views • Commenti disabilitati su Una goccia nel mare

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Il Consiglio federale ha deciso oggi (28.11.2014) di ridurre i contingenti per la manodopera qualificata proveniente da Stati terzi. Il numero di autorizzazioni cadrà dagli 8’500 di quest’anno a 6’500 nel 2015. Tenuto conto di un’immigrazione lorda di circa 300’000 persone l’anno fra popolazione residente permanente e non permanente, una riduzione di 2’000 unità è una goccia d’acqua nel mare. 

 

Con questo atto simbolico, il Consiglio federale non risolve alcuno dei problemi provocati da un’immigrazione che sfugge a ogni controllo. Da un lato, la maggior parte dell’immigrazione di massa proviene dall’UE; dall’altro, il problema posto dagli Stati terzi non è dovuto alla manodopera qualificata. Le persone esercitanti un’attività lucrativa rappresentano appena il 10% dell’immigrazione proveniente dagli Stati terzi che va ad aumentare la popolazione residente permanente! È a livello del restante 90% che bisognerebbe intervenire, ossia sulle persone che immigrano ad altro titolo, per esempio grazie al ricongiungimento familiare.

 

È quindi evidente, agli occhi dell’UDC, che la norma costituzionale sul controllo dell’immigrazione, approvata da popolo e cantoni il 9 febbraio scorso, deve essere rapidamente e rigorosamente applicata, in particolare per ciò che concerne il ricongiungimento familiare e le pretese nei confronti delle istituzioni sociali. E ciò esige obbligatoriamente anche un adattamento dell’accordo di libera circolazione delle persone.

 

Ecco il solo modo per la Svizzera di riprendere effettivamente e interamente il controllo dell’immigrazione nel suo territorio.

 

 

UDC Svizzera

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