Un incomprensibile voltafaccia!
Ci rifiutiamo di capire e di adeguarci! A volte può succedere di non essere d’accordo con le decisioni prese dai maggiorenti del partito con il quale condividiamo idee e strategie. Ciò è quanto permette l’esercizio della democrazia diretta in questo paese, esercizio sempre più a rischio se consideriamo certi accadimenti che stanno tuttora tenendo banco: vedi, per fare un esempio, il 9 febbraio e altri giochetti di prestigio che il CF, spesso e con una certa qual arroganza, si permette di fare.
Non ce ne voglia l’on. CF Maurer, ma questo improvviso cambio di rotta, concernente il promesso aumento delle guardie di confine ora negato in nome della politica del risparmio a ogni costo, non ci convince e insinua in noi non pochi dubbi. Uno di questi, potrebbe essere l’impressione della totale non comprensione, da parte di Berna, di quanto sta accadendo al confine sud della Svizzera, dove le nostre guardie sono estremamente sollecitate per fronteggiare il flusso continuo di “migranti” clandestini che vorrebbero transitare oppure fermarsi in Svizzera per gli appetibili vantaggi, che l’ospitalità elvetica offre a coloro che in questa Terra vogliono rifugiarsi. Insomma uno Shangri-Là che attira sempre più gente da ogni dove e genera costi divenuti oramai insostenibili.
Quindi, venirci a parlare di risparmio, ci provoca qualche perplessità, soprattutto se pensiamo allo sperpero di denaro pubblico in certe operazioni svolte dai nostri militi all’estero – vedi Kosovo – a donazioni elargite a note fondazioni presidenziali “born in the USA”, alla macroscopica partecipazione, con fior di miliardi, all’aiuto allo sviluppo. Poi mettiamo in conto anche il contributo che versiamo all’UE per favorire (SIC!!) l’allargamento dell’utopico, quanto fallimentare progetto. E si potrebbe continuare, ma per non tediare i nostri lettori, ci limitiamo a citare i costi di certa “socialità” e di casi specifici che hanno fatto e fanno tuttora scalpore!
Ma per la nostra sicurezza, di franchi non ce ne sono, anzi, su questi si tende a lesinare! Si trattava di votare un credito di ca. 2,5 milioni; a confronto di quanto si spende per quanto elencato sopra, egregio signor Aeschi, stiamo parlando di bruscolini! Ma forse, la sicurezza del cantone Ticino, al di là del S. Gottardo è considerata “quantité négligeable”, da non prendersi sul serio, come sul serio non devono essere presi quei “piagnoni” di Ticinesi. Danke schön!
“La contabilità ha prevalso sulla politica”, come giustamente affermato dal CdS Norman Gobbi e noi aggiungiamo: anche sul buon senso! Da Berna, oramai non ci s’aspetta più nulla. Questa è l’ennesima dimostrazione che il cantone Ticino è considerato assai poco e lo si guarda solo come un ameno luogo per trascorrervi le vacanze, simpaticamente folcloristico: boccalini, zoccolette, mandolini e nulla più!
Le nostre guardie di confine sono dei professionisti: l’esercito di milizia non può di certo operare con gli stessi criteri, non essendo confrontato quotidianamente con le problematiche che il flusso migratorio sta generando e genererà in misura ancora maggiore in futuro. Ai nostri CF, consigliamo di effettuare qualche gita “fuori porta” a Chiasso e dintorni, magari muniti di pranzo al sacco, per rendersi conto dell’involversi della situazione che potrebbe un giorno sfuggire di mano, creando scenari poco edificanti, già visti in paesi a noi vicini. È forse a questo che si vuole arrivare?
Drake
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