Tipo stravagante o buffone di corte?
Negli ultimi tempi mi sono spesso sentito dire da conoscenti tedeschi in merito alla situazione dell’asilo: „ Voi in Svizzera l’avete facile, non avete asilanti“. È incredibile come nel paese con noi confinante a nord si possa essere così male informati! Che cosa si presenta dunque ai Tedeschi quale informazione peraltro in giornali seri? Nella FAZ (Frankfurter Allgemeine Zeitung) si legge a firma di un non del tutto sconosciuto Lukas Bärfuss, che la Svizzera sarebbe quasi in preda alla follia. Il nostro paese sarebbe sconquassato da tumulti, gli elettori sarebbero paralizzati dalla paura, Christoph Blocher ispirerebbe al paese idee oscure. In breve, gli Svizzeri sarebbero un popolo di gnomi che oggi potrebbero solo affidarsi alla giustizia, non quella svizzera, bensì a quella americana.
In Svizzera si è preso conoscenza con sconcerto delle affermazioni di Bärfuss nella FAZ. Il suo grado di notorietà è però enormemente aumentato e diverse interviste con lui sono state pubblicate nei nostri giornali. In queste si è ancora una volta lasciato andare a un attacco a tutto campo, irrigidendosi ulteriormente con affermazioni che danno una chiara immagine del suo modo di pensare: gli elettori svizzeri sarebbero corruttibili e si lascerebbero facilmente sedurre, nella realtà odierna l’indipendenza politica non sarebbe più possibile, far sì che sul nostro territorio possiamo ancora decidere autonomamente in democrazia diretta sarebbe segno di oscurantismo (qualunque cosa significhi). Di democrazia diretta Bärfuss non vuole comunque saperne. Poiché decidono solo le persone che si recano alle urne, in Svizzera regnerebbe l’apartheid.
In qualche modo conosciamo il tipo: un “artista” che si mette in mostra insultando e offendendo i politici svizzeri e la maggioranza degli elettori. Non bastava l’”artista” Thomas Hirschhorn, che convergeva su di sé l’attenzione mediatica con azioni astruse presso il Centre Culturel Suisse a Parigi? La nostra democrazia è forte abbastanza da sopportare ogni tipo di critica, anche quando è così ostile al paese e totalmente avulsa dalla realtà. I giullari hanno sempre avuto la libertà di dire apertamente ciò che pensano. È tuttavia sorprendente, che sedicenti intellettuali come Bärfuss e Hirschhorn debbano parlare male del nostro paese proprio all’estero. Manca loro il coraggio per un vero confronto politico nel loro paese? Non ci sono anche dei cani che, davanti, ci guardano con timidezza ma – non appena voltiamo loro la schiena – ci attaccano vigliaccamente da dietro ?