Sessione primaverile baciata dal sole

Apr 6 • Dall'UDC, Dalla Svizzera • 2078 Views • Commenti disabilitati su Sessione primaverile baciata dal sole

Pierre Rusconi Consigliere nazionale UDC

Pierre Rusconi
Consigliere nazionale UDC

Luca Paltenghi Assistente parlamentare UDC

Dalle Camere federali

Durante le prime tre settimane di marzo, si è tenuta la sessione primaverile delle Camere.

Grazie ad un atto presentato dall’UDC, finalmente si è fatta luce sulla “camera oscura” del Consiglio degli Stati, che ha adottato il sistema di voto elettronico, più trasparente.

L’UDC ha inoltre richiesto un dibattito urgente per la messa in atto dell’iniziativa contro l’immigrazione di massa che si è svolto nel corso dell’ultima settimana, con il risultato scontato che il boccone amaro del risultato popolare non viene digerito dalla sinistra e dai partiti centristi con le solite opposizioni di principio e filoeuropeiste.

Il Consiglio nazionale ha approvato poi una mozione che aveva quale scopo l’eliminazione degli svantaggi di cui soffre l’industria svizzera degli armamenti, nonché accettato di aumentare le tasse d’iscrizione ai politecnici di Zurigo e di Losanna per gli studenti residenti all’estero.

Sul fronte fiscale, buone notizie per chi versa un contributo volontario al terzo pilastro: il Consiglio nazionale ha infatti approvato una mozione che chiede di poter dedurre dalle imposte fino a 12’000 franchi per i dipendenti e fino a 40’000 franchi per gli indipendenti. La stessa Camera ha inoltre approvato una mozione UDC che chiede di eliminare la discriminazione fiscale che penalizza le coppie sposate rispetto ai concubini.

Contro la volontà dell’UDC, il Consiglio nazionale ha approvato la nuova legge sulla radiotelevisione. Tutti saranno in questo modo obbligati a pagare il canone, indipendentemente dal fatto di possedere o no un apparecchio radio-televisivo. Un’esenzione sarà possibile in rari casi e solo per un periodo massimo di cinque anni. Il canone costerà circa 400 franchi, le proposte di riduzione a 360 franchi sono state bocciate. Prosegue quindi il sistema che ci impone di pagare anche quello che non consumiamo.

Il Consiglio degli Stati ha poi affrontato un tema d’importanza capitale per il Ticino, ovvero il completamento della galleria autostradale del San Gottardo, con la costruzione di un secondo tubo unidirezionale in modo da accrescere la sicurezza e che permetterebbe al Ticino di non rimanere isolato durante i lavori di risanamento del tunnel attuale. Dopo un’entrata in materia nel corso della seconda settimana, durante l’ultima settimana i “senatori” hanno accettato con una maggioranza confortevole la costruzione di una seconda canna. Ora la palla passa al Nazionale.

 

Vari interventi di Pierre Rusconi a nome dell’UDC

Tra gli atti parlamentari vanno segnalate in particolare due interpellanze. La prima chiede lumi in merito all’assunzione di apprendisti frontalieri maggiorenni in Ticino, mentre la seconda riguarda la posizione della Svizzera sulla crisi in Crimea, che da un lato vorrebbe fungere da paese mediatore, mentre dall’altro per bocca di Didier Burkhalter, presidente di turno dell’OCSE, parla di “referendum illegale” in Crimea. Risultiamo quindi essere dei mediatori partigiani e poco credibili.

Durante l’ora delle domande, è stato poi chiesto se la Confederazione intenda stabilire la propria base logistica per Expo 2015 in Ticino. Il Consiglio federale ha risposto negativamente, indicando che le città e i cantoni che parteciperanno qualche giorno alla manifestazione saranno liberi di scegliere se fare del Ticino la propria base o no.

Alla luce di questa risposta, le ricadute di questa manifestazione per il nostro cantone sono ancora tutte da dimostrare. Questo proprio mentre il Gran Consiglio si appresta a discutere il credito di 3.5 milioni proposto dal Consiglio di Stato per partecipare alla manifestazione…

Durante la discussione sulla “Politica economica esterna”, l’intervento della Frazione UDC è stato affidato al nostro consigliere nazionale Pierre Rusconi, il quale ha ricordato che accanto ai vari successi ottenuti, vi è un bemolle che riguarda i rapporti con l’Italia. La Svizzera è considerata un “paese canaglia”, la reciprocità nei rapporti non viene riconosciuta, le aziende elvetiche che vogliono lavorare per Expo 2015 vengono ostacolate, l’accordo per i ristorni delle imposte dei frontalieri è superato dagli eventi,… Tutto questo non è accettabile: per trattare con l’Italia occorre agire con fermezza!

In conclusione di sessione, durante la discussione sull’iniziativa per l’attuazione dell’espulsione dei criminali stranieri, il nostro deputato a Berna ha ricordato che se l’iniziativa per l’espulsione dei criminali stranieri approvata dal popolo fosse stata applicata rapidamente, l’UDC non avrebbe avuto bisogno di lanciarne una seconda per attuare la precedente. Questo comportamento è preoccupante e certamente non giova all’immagine e alla credibilità dei politici. In gioco non vi è solo l’applicazione delle iniziative popolari, ma anche il rispetto della democrazia diretta, pilastro della nostra patria.

Luca Paltenghi
Assistente parlamentare UDC

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