Senza Gripen è in gioco la sicurezza del nostro Paese!

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Presa di posizione relativa alla conferenza stampa degli avversari del Gripen, 31 marzo 2014

 

Cerchie di sinistra e dei Verdi criticano l’acquisto del nuovo aereo da combattimento Gripen, ma in realtà non vogliono altro che l’abolizione del nostro esercito!

Rappresentanti dei Giovani Socialisti, del PS, dei Verdi e del Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsE) oggi hanno esposto i loro motivi contro l’acquisto del nuovo aereo da combattimento Gripen E. Loro argomento da mettere in primo piano sono i costi. E non soltanto gli usuali costi per l’acquisto, bensì tutti i costi correlati al sistema durante i prossimi 30 anni.

 

Gli avversari mirano all’abolizione dell’esercito

Cosa estremamente disonesta! In effetti gli avversari del Gripen non vogliono nient’altro che l’abolizione dell’esercito. Anche se alcuni loro rappresentanti lo negano, il PS, esattamente come il Gruppo per una Svizzera senza Esercito (GSsE), ha fissato come proprio obiettivo l’abolizione delle nostre forze armate. Per questi ultimi è addirittura la loro unica ragion d’essere!

 

30 anni di sicurezza

Sta di fatto: l’acquisto dei 22 Gripen E svedesi, che verranno forniti negli anni 2018-2021, costano 3,126 miliardi di franchi. Vi sono compresi gli accessori, l’armamento e l’infrastruttura. Il pagamento verrà effettuato in rate annuali da 300 milioni di franchi, prelevati dal budget ordinario dell’esercito.

Ciò rappresenta il 5 per mille del bilancio federale. Una somma, che per noi deve valere in ogni tempo la sicurezza della nostra nazione e del nostro spazio aereo. Tanto più che i 22 Gripen E durante i prossimi 30 anni ci offriranno la protezione necessaria „il tetto sicuro sopra le nostre teste“.

 

Calcolo errato dei costi

Chi aggiunge sbadatamente al costo dell’acquisto costi per stipendi, costi di gestione, costi per futuri potenziamenti durante i prossimi decenni agisce in maniera disonesta. Tanto più che queste cifre  sono smisuratamente esagerate e in qualsiasi modo provengono dal budget dell’esercito. Un simile calcolo porterebbe a concludere che nel caso della costruzione di una casa tutti i costi di gestione, di manutenzione e di rinnovamento dei prossimi decenni, come pure lo smantellamento della casa dopo 100 anni dovrebbero entrare a far parte del costo d’acquisto. La galleria ferroviaria del Gottardo nel 19. secolo e l’Alptransit non sarebbero mai stati decisi. Al momento dell’aumento per l’aiuto allo sviluppo, che nel frattempo ammonta a 3 miliardi all’anno, quindi a dieci volte di più rispetto alle spese per il Gripen, da parte della sinistra e dei Verdi non sono stati applicati simili giochetti numerici.

 

Dire Gripen – pensare Esercito

Il Comitato “SÌ al Gripen” invita le cittadine ed i cittadini a voler prendere sotto la lente in modo molto attento gli avversari ed i loro motivi. Essi stanno conducendo una vera e propria “guerra sostitutiva.”

Essi avversano l’acquisto del Gripen, però per loro conta unicamente l’abolizione dell’esercito. Dà da pensare il fatto che non vi è sicurezza senza un esercito credibile, affidabile. Dello stesso devono ovviamente far parte anche aerei moderni come il Gripen E . Il Comitato indipendente “SÌ al Gripen“ , con i suoi 137 Consiglieri Nazionali e degli Stati raccomanda perciò un chiaro SÌ alla “Legge-Fondo-Gripen” il prossimo 18 maggio 2014.

 

www.gripen-si.ch

Jakob Büchler, Consigliere nazionale PPD

Alex Kuprecht, Consigliere agli Stati UDC, presidente della CPS-CE

Hugues Hiltpolt, Consigliere nazionale PLR

Marco Romano, Consigliere nazionale PPD

Hans-Peter Wüthrich, Associazione per una Svizzera in sicurezza

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