Rumore di scarponi in Crimea
François Jourdier ha scritto su Boulevard Voltaire del 16 marzo 2014
La Crimea è praticamente sempre stata russa dal XVIII secolo ed è popolata da russofoni.
Putin si prepara a ricuperare la Crimea? Un bel affare! La Crimea è praticamente sempre stata russa dal XVIII secolo ed è popolata da russofoni. Napoleone III, trascinatovi dalla regina Vittoria e facendo squadra con i Turchi vi aveva già guerreggiato al prezzo di 120’000 uomini, una delle prime guerre imbecilli del regno.
Adesso, l’”Occidente”, alleanza contro natura (Stati uniti e Unione europea), sta riscaldando la guerra fredda. La Germania, che non ce ne può niente ma dipende dalla Russia per il suo gas e per le esportazioni, minaccia sanzioni spinta dalla paranoia dei paesi dell’ex-blocco sovietico – Polonia e Stati baltici si ritengono minacciati dall’orco russo.
Piantiamola con questi fantasmi, lasciamo che la Russia risolva il problema ucraino che fa parte della sua sfera di competenza e che, se lo ritiene utile, ricuperi la Crimea. Tanto più che l’Ucraina è un paese fallito, corrotto e che la rivoluzione ucraina è tutto salvo che chiara.
Si comincia di nuovo a parlare di un accordo commerciale con l’Ucraina: di fatto, non abbiamo i mezzi per fornirle i 35 miliardi di dollari che le servono e non bisogna soprattutto darle la speranza d’integrarsi un giorno nell’Unione europea e i suoi 28 Stati, già troppo numerosi. Se vogliamo fare un accordo con l’Ucraina, bisogna negoziarlo d’intesa con la Russia, non contro quest’ultima.
Smettiamola perciò di comportarci come dei soldatini degli Stati uniti: non abbiamo gli stessi interessi ed è ora che l’Europa riprenda la sua indipendenza e si avvicini alla Russia.
Quanto a sapere se il referendum in Crimea sia legale, ricordiamoci l’annessione di Mayotte da parte della Francia, togliendola alla Repubblica delle Comore con un referendum condannato dall’ONU e che è oggi una regione ultraperiferica dell’Europa…
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