Raccolta elettronica delle firme per referendum e iniziative : a che punto siamo?
Il «Ghiro» scrive al Consiglio di Stato
Onorevole Presidente del Consiglio di Stato,
onorevoli Consiglieri di Stato,
sono ormai trascorsi quasi due anni e mezzo da quando, il 29 gennaio 2019, avevo inviato al CdS una petizione sul tema «Raccolta elettronica delle firme per referendum e iniziative : una rivoluzione importante per la democrazia».
Come messo bene in evidenza nel testo della petizione, l’art. 8 lett. l della Costituzione cantonale garantisce il diritto di petizione alle autorità «e di ottenere una risposta entro un termine ragionevole» .
A tutt’oggi non ho ancora ricevuto una risposta, e dunque è ben evidente che il «termine ragionevole» indicato nel citato articolo costituzionale è stato di gran lunga superato. Mi si potrà obiettare che, a causa della pandemia di coronavirus, il CdS aveva altre cose più urgenti cui pensare, ma la petizione era stata presentata oltre un anno prima dello scoppio della pandemia in Ticino e inoltre anche il rispetto di un diritto costituzionale mi sembra che meriti qualche attenzione, o no?
La pandemia e le relative misure di sicurezza (distanza sociale, mascherine , disinfezione mani) hanno reso ancor più complicato, difficile e costoso l’esercizio dei diritti popolari e la raccolta di firme in tutta la Svizzera e specialmente in Ticino dove, malgrado un leggero ampliamento dei limiti di tempo per la raccolta delle firme intervenuto negli ultimi tempi, i limiti di tempo e di firme richiesti per la riuscita di iniziative e referendum restano fra i più restrittivi a livello nazionale.
Con una certa lungimiranza, con la mia petizione proponevo di agevolare l’esercizio di questi diritti popolari grazie all’introduzione della raccolta elettronica delle firme e, in particolare, chiedevo al CdS di incaricare qualche specialista di presentare delle possibili soluzioni a tal scopo. Quindi non chiedevo di introdurre «tout court» la raccolta elettronica delle firme per referendum e iniziative, ma semplicemente di cominciare a studiare la fattibilità di tale proposta.
Nel pieno rispetto di un mio diritto costituzionale, mi permetto dunque di sollecitare una rapida evasione della mia petizione.
Con ogni ossequio.
Giorgio Ghiringhelli
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