Questo non è un paese per eunuchi!
Eppure abbondano e stanno agevolando i nostri potenziali nemici, quelli che cercano di piegarci come giunchi in una giornata ventosa!
Ogni giorno che passa, siamo costretti ad assistere a poco edificanti episodi di asservimento da parte di coloro ai quali il sovrano ha affidato un mandato: quello di fare e difendere gli interessi della Svizzera. Non ci pare che ciò stia succedendo! Abbiamo invece la certezza di trovarci al cospetto di una patologica, quanto pericolosa vocazione all’autolesionismo.
Recentemente abbiamo perso una battaglia! Sappiamo comunque che ciò non significa avere perso la guerra. Purtroppo, leggendo cosa accade e si decide sotto il cupolone bernese, sembra di stare in un harem, nel quale gli eunuchi fanno e disfano a loro piacimento.
Per la serie: “l’importante è esserci”, il canton Ticino ha voluto a ogni costo (sic!) fare eleggere un suo rappresentante in CF. Al “nostro” è stato affidato un dipartimento assai ostico, quello degli esteri! Ma un conto è saper diagnosticare una malattia, misurare la pressione arteriosa di un paziente, prescrivere cure e compilare ricette, un altro è avere a che fare con i predoni che ci circondano!
Le moine con loro servono a poco! Bisogna far capire a muso duro, che non siamo sempre disposti ad assecondarli, ma che possiamo – se del caso – ricorrere anche alle ritorsioni. Già, ma per farlo ci vogliono solidi, reali attributi e non imbottiture in gomma piuma che non ingannano nessuno!
Beati e giulivi, abbiamo poi festeggiato la nomina della nuova presidenta – parafrasando la Boldrini – del Consiglio nazionale. Allevata nel “Političeskoe bjuro” di Lumino, la neo eletta si batte per il rispetto delle minoranze! Quali? Forse quelle che importiamo? La signora, si dice poi fermamente intenzionata a “creare ponti”. Per collegare quali sponde ancora non ci è chiaro; però ce lo possiamo immaginare!
Insomma, le solite frasi ad effetto che non incantano più nessuno, ma che la dicono lunga sulla oramai endemica mollezza dei nostri politici, che saranno chiamati a dimostrare con i fatti la loro strategia in vista delle “battaglie” che ancora ci attendono. Per esempio, per quanto concerne “l’accordo quadro”, che non ci quadra proprio per niente e che sa di sonora fregatura! Lo ha capito, assai tardivamente, anche Levrat!
C’è l’urgenza, checché ne dica il CF, di porre un freno alla stralibera circolazione delle persone!
La nefasta e quasi certa firma del patto ciofeca con l’ONU sulla migrazione! Intanto sono in arrivo ben 800 profughi siriani! Grazie signora Sommaruga!
Impedire le regalie di miliardi per foraggiare i picciotti di Bruxelles! Senatori o oliatori?
Continuando con queste palesi indignitose dichiarazioni di resa, subendo ricatti, la Svizzera diverrà terra di conquista!
Dobbiamo renderci conto che non abbiamo né generali né strateghi in grado di pianificare tattiche belliche, anche se le armi per batterci non ci mancano di certo. Il fatto è che non le sappiamo o non le vogliamo usare. Il nemico lo ha capito e si sta dimostrando prepotentemente sempre più aggressivo!
Una lettura de “l’Arte della guerra” del generale cinese Sun Tzu, vissuto fra il VI e il V secolo a.C., potrebbe ispirare i nostri governanti. Altri tempi, altri uomini, che nell’imminenza di una battaglia, evitavano per esempio di organizzare i propri piani in base a ciò che il nemico avrebbe potuto o voluto fare, ma si affidavano esclusivamente alla loro preparazione! E qui casca l’asino! Non siamo preparati!
“Quando muovi, sii rapido come il vento, maestoso come la foresta, avido come il fuoco, incrollabile come la montagna” (Generale Sun Tzu)
Ammettiamolo: a Berna non sono morfologicamente predisposti per essere “rapidi come il vento”!
Anche in fatto di “maestosità” (politica?) proprio non ci siamo!
“Avidi” forse sì! Ma di cariche che poi non si sanno gestire!
Per quanto concerne “l’incrollabilità” meglio lasciar perdere e stendere ciò che occorre in certi casi, ma di vaste dimensioni!
Si narra, che un tempo agli eunuchi venivano affidati compiti anche in seno al governo del Sultanato. Forse ci si dimentica che la Svizzera non è un territorio soggetto all’autorità di un sultano! Quindi, questo non è un paese per eunuchi!
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