Prima i nostri: non dimentichiamocene nel 2019-2023!
L’attuale legislatura volge al termine e con questo atto parlamentare voglio fare un “nodo al fazzoletto” per la prossima legislatura affinché il Governo non dimentichi di dare risposta a quella volontà popolare scaturita il 25 settembre 2016 con il 58% dalle urne.
Dopo l’affossamento dell’iniziativa UDC contro l’immigrazione di massa da parte del Parlamento e del Consiglio federale, anche a livello cantonale abbiamo assistito più o meno allo stesso film.
La legge d’applicazione emersa dalla Speciale Commissione Prima i nostri, doveva essere condivisa da tutti – almeno così tutti i partiti si erano espressi a suo tempo – ma, purtroppo, invocata una (presunta) mancanza di rispetto del diritto superiore e dei dogmi laici rappresentati dalla libera circolazione con l’UE, è stata affossata.
Da allora, non si è mossa una foglia e, de facto, i risultati concreti affinché ai residenti in Ticino venga accordata la preferenza (a parità di qualifiche) quando c’è un posto di lavoro vacante, sono pari a zero.
Vale la pena qui di ricordare al nostro esecutivo che “Prima i nostri” è un pezzo di costituzione. Niente di più. Ma niente di meno.
La voce del popolo per noi ha un valore ed è dovere non solo del legislativo, ma soprattutto dell’esecutivo dare una risposta!
Per questo motivo, con la presente mozione, chiediamo all’On.Consiglio di Stato di fare il proprio dovere, senza delegarlo a commissioni del legislativo create ad hoc, proponendo un messaggio per l’applicazione di una norma che esiste nella nostra Costituzione, ma che ancora oggi manca nella sua applicazione.
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