Notizie orribili dopo le riunioni del Consiglio federale
Care lettrici e cari lettori
Sempre più raramente il consiglio federale comunica qualcosa di buono e sensato dopo le sue riunioni del mercoledì. Perlopiù, le decisioni comunicate dal Consiglio federale sono tutt’altro che incoraggianti, dal punto di vista liberale, economico e borghese. Leggete qui di seguito il mio commento.
Ogni mercoledì pomeriggio si deve tremare di fronte alle decisioni incomprensibili che il Consiglio federale presunto borghese ha varato. Prendiamo l’esempio della settimana scorsa.
Il nostro governo ha comunicato di voler accogliere nel nostro paese 38 collaboratori afghani dell’Aiuto svizzero allo sviluppo. E con le loro famiglie, il che si traduce in 230 persone. Come si possano integrare nel nostro mercato del lavoro gli Afghani – che in effetti dovrebbero oggi aiutare a ricostruire il proprio paese – lo sa solo il Consiglio federale. Ed è solo l’inizio. Già oggi, gli Afghani, assieme agli Eritrei, costituiscono il maggiore gruppo etnico dell’asilo – e dal punto di vista della dipendenza dall’aiuto sociale e della criminalità, uno dei più problematici!
Oltre a ciò, il Consiglio federale pretende ora dalle imprese svizzere un rendiconto climatico vincolante. Le imprese pubbliche, le banche e le assicurazioni con più di 500 dipendenti e più di 20 milioni di bilancio, risp. 40 milioni di cifra d’affari, sarebbero in futuro obbligate a presentare un rapporto ufficiale sul rischio finanziario cui va incontro un’azienda con «attività con effetti sul clima». Qualunque cosa ciò significhi.
E ancora: « D’altra parte, deve essere reso noto l’impatto delle attività commerciali dell’azienda sul clima, rispettivamente sull’ambiente». Naturalmente, tutto ciò va a vantaggio del clima zero, ma porta a più burocrazia e costi, mette in pericolo i posti di lavoro e va solo a vantaggio degli studi legali e dei consulenti esterni specializzati nella compilazione corretta dei moduli e nella formulazione di belle frasi.
Il Consiglio federale sta inoltre erogando crediti supplementari per 233 milioni di franchi al fondo per l’infrastruttura ferroviaria. Le perdite legate al coronavirus saranno compensate con 102 milioni. Circa 60 milioni vanno all’Ufficio federale della Sanità (UFS) per spese supplementari! Apparentemente, nelle paludi di Berna il denaro non ha più alcun valore.
Per quanto riguarda la drastica iniziativa sui ghiacciai, il Consiglio federale afferma di condividere gli obiettivi di zero emissioni nette di CO2 entro il 2050. Esso propone un controprogetto diretto, come se il popolo non avesse già respinto una legge sul CO2. E come se, grazie ad esso, i ghiacciai crescessero di nuovo. Queste sono solo alcune delle attuali innumerevoli decisioni buonistiche settimanali uscenti dalla sala del Consiglio federale.
Cordiali saluti dalle paludi di Berna.
Thomas Matter
Consigliere nazionale, Meilen (ZH)
« Dai giovani UDC 2 chiari NO il prossimo 26 settembre LGBTQ? »