„Ma la principessa… è nuda!“ (Parte seconda)
Un po’ di umorismo
Per ciò che riguarda i personaggi delle fiabe del tipo principesse nude (vedi parte prima della favola nell’ultimo numero), la Svizzera non ha bisogno di guardare alla Svezia, ne abbiamo una tutta nostra. E non stiamo esagerando. No, non stiamo parlando dell’omonima neo-eletta in Consiglio nazionale, la Verde ticinese Greta (Gysin) e, al limite, della principessa rossoverde Simonetta Sommaruga. Si tratta soprattutto dell’ultrarossoverde bernese Regula Rytz – la candidata agli Stati trombata, che vorrebbe tanto diventare consigliera federale.
Il che non è così semplice, perché a questo scopo dovrebbe essere estromesso dal Consiglio federale uno dei suoi attuali membri. Ma chi? La cosa più facile sarebbe un semplice cambio di principessa: Rytz al posto di Sommaruga. Ciò avrebbe il vantaggio che la corona passerebbe da una bernese a un’altra bernese. E non si rinuncerebbe alla equa rappresentanza delle regioni e delle componenti linguistiche nel Consiglio federale (Art. 175, cpv 4 Cost.), oltre a evitare una prevedibile guerra fra principesse rossoverdi per assicurarsi la veste più bella nel nostro governo nazionale.
Ma la nostra principessa svizzera Regula mira invece al trono del principe PLR Cassis, estromettendo il Ticinese e mandando così a quel paese la (a lei) sgradita tematica delle regioni e delle componenti linguistiche. Ciò sarà piuttosto difficile, a meno che forse…
…l’eminenza grigia PPD, con una sua tradizionale manovra conosciuta in Ticino come «uregiattada” le dia una mano. È vero che il PPD non sa più nemmeno lui che cosa voglia esattamente. Alla trasmissione politica «Arena» di SF1 del 22 novembre su questo tema, non ha voluto mandare nessuno, nonostante l’invito il suo posto è rimasto vuoto.
Oggi, 23.11., il PPD, per voce del suo presidente Pfister, si è espresso nel solito modo vago e astruso sulla sua posizione, in un’intervista a Radio DRS1: la maggioranza del gruppo parlamentare non voterà per Rytz in dicembre, ma il seggio preteso dai Verdi è legittimo e il secondo seggio del PLR rimane discutibile. Alla domanda a sapere come lui stesso voterà (Rytz o Cassis), il presidente del PPD ha affermato in modo sibillino che la domanda era posta male. Conclusione: quasi tutto è possibile. Inoltre, è notorio che prima dell’elezione del Consiglio federale si nasconde e si mente come non mai!
Per il PPD avrei un’idea che risolverebbe tutti i suoi problemi in un solo colpo. E se il partito togliesse dal Consiglio federale la sua attuale rappresentante, principessa Viola Amherd, proponendo al suo posto il ticinese Filippo Lombardi? Se fosse eletto, i vantaggi sarebbero evidenti: il PPD manterrebbe il suo unico seggio in Consiglio federale e il Ticino continuerebbe a essere rappresentato in governo nonostante l’esclusione del PLR ticinese Cassis. E il partito potrebbe – senza subire gravi danni politici – mediante il sostegno all’elezione della principessa Regula Rytz, reggere la staffa a una maggioranza rossoverde nel governo del paese, facendo da ago della bilancia in caso di eventuali tendenze a destra.
Inoltre, non sarebbe un atteggiamento regale, con la nomina di Lombardi e Rytz, assegnare a funzioni più elevate i due sconfitti delle elezioni in Consiglio degli Stati?
Che una principessa Rytz, neo eletta in Consiglio federale, sarebbe convincente nella sua veste immaginaria di fabbricazione PPD, è improbabile. È più probabile che dalle fila della destra borghese si levi improvvisamente la voce di un ragazzino innocente: „Ma la principessa… è nuda!“ e che il popolo gli dia ragione. Se – come nella fiaba originale di Andersen – lo show continuerà oppure no, non si può dire. Perché per la principessa Regula, come per l’eminenza grigia PPD, vale lo stesso finale che per i personaggi fiabeschi: e vissero a lungo felici e contenti.
Ronco