L’iniziativa «Per vacche con le corna» – un’iniziativa speciale
Discorso di Toni Brunner* all’assemblea dei delegati UDC del 25.08.2018
Dimmi dove sono le corna
Perfino il consigliere federale Johann Schneider-Ammann non ci è arrivato.
Nella sua risposta alla lettera del contadino di montagna Armin Capaul, concernente gli animali con le corna, termina con queste parole: «altrimenti può semplicemente lanciare un’iniziativa popolare.»
Ciò che è stato fatto : Armin Capaul ha raccolto infatti più di 100’000 firme a favore del sostegno finanziario da accordare alle mucche e ai tori da riproduzione, alle capre e ai becchi riproduttori, purché quest’ultimi abbiano le corna in età adulta. E chiede che i mezzi finanziari per questo progetto siano assegnati nell’ambito del budget agricolo.
L’iniziativa «Per vacche con le corna» di fronte al voto popolare
Lo riconosco volentieri, seppure come contadino che possiede tori e mucche con le corna nella sua azienda, non mi sarebbe mai venuta l’idea di sostenere in particolare questo tipo di animale. Ma l’iniziativa è riuscita e il popolo deve rispondere con un SÌ o con un NO alla domanda postagli. Ci si possono aspettare già sin d’ora degli articoli pubblicati nel mondo intero sulla democrazia svizzera e sulla possibilità data ai cittadini di votare sulle mucche e sulle capre portatrici di corna.
Conservare la libertà di manovra
Siamo tutti d’accordo. Ci sono delle iniziative popolari più cruciali e importanti per il nostro paese. Il contadino decide lui se vuole o non vuole lasciare le corna ai suoi animali, o togliere loro le corna quando sono giovani. Le ragioni che lo spingono a farlo oppure no possono essere economiche, legate ai sistemi d’allevamento in uso o anche di carattere o esperienza personale. Non vale quindi assolutamente la pena di scatenare una guerra di trincea fra contadini. Ciascuno agisca secondo le sue convinzioni.
L’autodeterminazione la domenica della votazione
L’UDC si è pronunciata, in commissione, a favore di un controprogetto indiretto, affinché si potesse risolvere la questione a livello legislativo, risparmiando una votazione popolare. Questa richiesta è stata respinta dal Consiglio degli Stati. La votazione di novembre sarà una tipica lotta fra Davide e Golia. A mio avviso, l’oggetto susciterà una grande simpatia in seno alla popolazione e l’iniziativa sarà accettata. Ma lo stesso giorno, il popolo dovrà anche pronunciarsi su due questioni di primaria importanza. L’iniziativa UDC per l’autodeterminazione e l’ancoraggio nella legge degli investigatori assunti dalle assicurazioni sociali. Conviene rispondere SÌ a queste due domande esistenziali. L’autodeterminazione della Svizzera, la democrazia diretta, ma anche la lotta contro la frode, sono questioni veramente importanti. Un SÌ agli altri oggetti renderebbe più sopportabile l’esito dell’iniziativa sugli animali con le corna.
*Consigliere nazionale, già presidente di UDC Svizzera
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