Le imbarazzanti domande di Marion Maréchal-Le Pen
La votazione del 9 febbraio ha suscitato una reazione nelle popolazioni degli Stati membri dell’UE che, a loro volta, smaniano ora per più libertà, democrazia e partecipazione. In questa rubrica abbiamo deciso di denunciare il malcontento esistente all’interno dell’UE, una struttura sciagurata nella quale la sinistra non smette di volerci far entrare. Oggi si tratta della Francia, ma prossimamente cercheremo di dare spazio ad avvenimenti che toccano altri Stati membri.
Quando Marion Maréchal-Le Pen ha posto queste domande all’assemblea, la sola risposta della ministra responsabile, Marisole Touraine, è stata: – Lei è qui a fomentare l’odio e la discriminazione…
Le domande imbarazzanti
– Dov’è la giustizia sociale quando si aumenta l’età legale del pensionamento, mentre che qualsiasi straniero di 65 anni che non ha mai lavorato né pagato i premi in Francia, ha diritto a una pensione di 780 Euro al mese, fin dal suo arrivo?
– Dov’è la giustizia sociale quando una moglie di un contadino, che ha lavorato 50 anni nella fattoria, non ha diritto a questi 780 Euro con il pretesto che lei e suo marito oltrepassano il tetto di 1200 Euro di minimo vecchiaia per coppia?
– Dov’è la giustizia sociale quando la sicurezza sociale in fallimento continua a pagare all’estero, senza il minimo controllo, delle pensioni a innumerevoli centenari scomparsi da più lustri?
– Dov’è la giustizia sociale quando l’Assistenza medica di Stato cura 220’000 “sans-papiers” ogni anno, in ragione di 3’500 Euro per paziente, mentre che la sicurezza sociale spende “solo” 1’600 Euro per affiliato che lavora e paga i premi?
– Dov’è la giustizia sociale quando degli stranieri beneficiano della CMU (Copertura malattia universale, NdT) e di una mutua gratuita, mentre che 5 milioni di Francesi non hanno la mutua, troppo ricchi per beneficiare della mutua CMU, ma troppo poveri per pagarsene una? Il 30% dei Francesi ha posticipato le proprie cure nel 2011!
– Dov’è la giustizia sociale quando si sa che 10 milioni di false carte Vitale (cassa malattia, NdT) sono in circolazione e permettono di curare migliaia di stranieri sotto falsa identità, a scapito degli aventi diritto?
– Dov’è la giustizia sociale quando la Francia mantiene migliaia di poligami, alcuni dei quali percepiscono oltre 10’000 Euro al mese senza lavorare, mentre che la poligamia è proibita e che i nostri conti sociali sono in rosso?
– Dov’è la giustizia sociale quando una famiglia numerosa straniera ha la priorità per un alloggio sociale, mentre che una giovane coppia francese deve attendere sette o otto anni il suo primo alloggio per mettere al mondo un figlio?
– Dov’è la giustizia sociale quando si sa che un milione di passaporti falsi, danti diritto alla manna sociale, sono in circolazione sui sette milioni di passaporti biometrici cosiddetti “infalsificabili”?
– Dov’è la giustizia sociale quando un Francese nato all’estero deve provare la sua nazionalità all’amministrazione, il che si traduce spesso in un vero e proprio percorso di guerra, mentre che ogni anno si svende la nazionalità francese con migliaia di matrimoni bianchi?
– Dov’è la giustizia sociale quando si vuol dare il diritto di voto agli stranieri, mentre che i nostri deputati hanno confiscato ai cittadini il loro “NO” al referendum sulla Costituzione europea e che milioni di elettori, di destra o di sinistra, non sono rappresentati in Parlamento?
– Dov’è la giustizia sociale quando ogni anno si accolgono più di 200’000 stranieri non qualificati, dei quali la nostra economia non ha assolutamente bisogno, mentre che la povertà aumenta, che abbiamo quasi 5 milioni di disoccupati e che il tasso di disoccupazione ha già raggiunto il 40% presso la popolazione immigrata?
– Dov’è la giustizia sociale quando il contribuente finanzia delle associazioni che combattono il razzismo solo a senso unico, mentre che il razzismo anti-francese è sistematicamente ignorato e le denunce archiviate senza darvi seguito?
– Dov’è la giustizia sociale quando si condanna un giornalista per avere enunciato una verità sulla delinquenza straniera, mentre che dei rapper incitanti all’odio non sono mai disturbati in nome della libertà d’espressione?
– Dov’è la giustizia sociale quando la delinquenza esplode e i diritti dei criminali passano davanti a quelli delle vittime?
Perché se l’integrazione è totalmente fallita, è semplicemente perché i nostri dirigenti hanno confuso l’antirazzismo e l’accettazione dell’altro con la rinuncia ai nostri valori.
Non si doveva modificare nulla al modello repubblicano che da secoli ha permesso a milioni d’immigrati di diventare cittadini francesi. Le regole d’integrazione che hanno dato buona prova con generazioni d’immigrati, erano la forza della Repubblica.
Il più grande errore dei nostri deputati è di averli ignorati.
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