Lancio ufficiale dell’iniziativa “SÌ alla protezione della sfera privata”
Il comitato interpartitico si oppone fermamente a uno Stato onnisciente
Un comitato interpartitico composto dall’UDC, dal PLR, dal PPD, dalla Lega, dall’USAM e dall’Associazione svizzero-tedesca dei proprietari (HEV) annuncia il lancio ufficiale della campagna di raccolta delle firme a favore dell’iniziativa popolare “SÌ alla protezione della sfera privata”. Da qualche settimana, le diverse azioni condotte dalla sinistra e da certi partiti di centro non hanno altro obiettivo che quello di mettere a nudo i cittadini. Per questa ragione è tempo di agire al fine di garantire il rispetto della nostra sfera privata e finanziaria e di proteggere il segreto bancario su scala nazionale.
La sfera privata e finanziaria è un bene centrale in una società liberale. Ciò nondimeno, questo bene è oggi messo in pericolo. L’atteggiamento della sinistra, i mezzi sempre più numerosi di sorveglianza e, soprattutto, la volontà dello Stato di essere onnisciente, non fanno che indebolire questo diritto fondamentale. Oggi, la messa a nudo del cittadino è sul punto di diventare una triste realtà, in particolare in campo finanziario. È indispensabile conservare il rapporto di fiducia fra i cittadini e lo Stato nel nostro paese, questo è l’obiettivo auspicato dal comitato d’iniziativa. L’iniziativa permetterà di ancorare formalmente nella Costituzione federale la protezione della sfera privata. Grazie a questo progetto, lo scambio automatico d’informazioni sul piano nazionale sarà impedito e il segreto bancario per le persone domiciliate o residenti in Svizzera sarà conservato.
In un momento in cui lo Stato diventa vieppiù onnipresente, il rischio d’abuso e di derive continuerà incessantemente ad aumentare se la nostra sfera privata non viene sufficientemente protetta. È dunque legittimo porsi la domanda a sapere fino a che punto lo Stato debba potersi immischiare nella sfera privata dei cittadini. È lecito pensare che dopo i dati finanziari si attaccheranno anche le carte di credito? E lo Stato esigerà di accedere alle cartelle mediche? La Svizzera è stata costruita su dei valori fondamentali e grazie a un rapporto di fiducia con il cittadino. Questi concetti hanno permesso al nostro paese di essere prospero e stabile. Ogni cittadino ha il diritto di avere la sua sfera privata protetta dalle intrusioni statali esagerate.
La Svizzera non deve cedere alle pressioni esterne. I paesi terzi vogliono sottomettere le nostre leggi alle tendenze internazionali, imponendo un controllo statale totale, ciò che è contrario alle nostre tradizioni – per le quali il cittadino ha sempre l’ultima parola. Inoltre, rifiutiamo che le aspettative fiscali dello Stato primeggino sugli interessi dei cittadini e vadano a scapito della sfera privata.
La frode e il reato fiscale non sono protetti dall’iniziativa. Un tribunale deve statuire se esista un fondato sospetto di infrazione fiscale. In questo caso, dei terzi potranno fornire dati all’autorità. I cantoni avranno allora accesso a queste informazioni. Finora avevano accesso a queste informazioni solo in caso di frode accertata. È necessario che i reati fiscali siano scoperti e severamente puniti per mezzo di regole chiare.
La Svizzera deve perciò prendere delle misure concrete per la protezione della vita privata dei cittadini, al fine di dare un segnale chiaro di fronte ai tentativi d’intrusione statale. Noi non vogliamo un controllo totale da parte di uno Stato interventista e onnisciente. La fiducia e la responsabilità del cittadino sono due valori che hanno fatto la forza del nostro paese, e sono le ragioni per le quali il comitato interpartitico sostiene l’iniziativa “SÌ alla protezione della sfera privata”.
Informazioni supplementari e formulario per la raccolta delle firme: http://www.protezione-sfera-privata.ch/
Contatti:
- Thomas Matter, UDC, 079 404 70 42
- Gabi Huber, Presidente gruppo parlamentare PLR, 076 331 86 88
- Fulvio Pelli, Consigliere nazionale PLR, 079 230 02 03
- Alfred Heer, Consigliere nazionale UDC, 079 416 99 82
- Gerhard Pfister, Consigliere nazionale PPD, 079 334 12 30
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