La trappola miliardaria

Mag 15 • L'opinione, Prima Pagina • 505 Views • Commenti disabilitati su La trappola miliardaria

Patanegra

Porcherie

Nel gergo inglese, «one billion», ossia un bilione, corrisponde al nostro valore di 1 miliardo. Ciò crea molto spesso confusione e, di conseguenza, ci si perde. A volte mi chiedo se anche in questo paese non ci sia un po’ persi fra miliardi e milioni. Mi riferisco all’assunzione dei costi per l’attuale pandemia e il suo relativo superamento.

In questo periodo di coronavirus ci siamo dovuti abituare a tali enormi cifre. Per ciò che concerne gli importi miliardari già approvati e ancora da approvare, ci rimane solo da chiederci se alla fine i miliardi saranno computabili “solo” in decine oppure in centinaia. Il Consiglio federale e, soprattutto adesso, il Parlamento, gettano somme di miliardi ormai divenuti “insignificanti” a destra e a manca. Varrà ancora qualcosa un milione, a coronavirus superato?

Quale cittadino di questo Stato, non sono chiamato in alcun modo a dire democraticamente la mia. Quale cittadino potrò forse ancora votare a livello comunale su un credito di qualche centinaio di migliaia di franchi per il risanamento di un marciapiede. Forse mi sarà sottoposto al riguardo un controverso controprogetto di qualche decina di migliaia di franchi più vantaggioso. Ma, in un caso o nell’altro, troverò l’importo essere ridicolmente basso, anche se ritengo il progetto edile assolutamente inutile.

Negli attuali dibattiti politici sul coronavirus, non ci si cura minimamente dell’entità degli importi. No, è molto più importante la loro ripartizione, ossia chi finalmente dovrà farsene carico: la Confederazione, i cantoni, i comuni, l’economia, le casse malati, o chi?

A questa domanda rispondo facilmente: solo ed esclusivamente io quale cittadino. Perché, come si dice, a pagare è sempre Pantalone. Dovrò pagare i miliardi quale contribuente, tramite imposte federali, cantonali o comunali, quale consumatore via rincaro dei prezzi e quale lavoratore con una riduzione del salario, o quale assicurato alla cassa malati mediante un aumento dei premi – non ho nemmeno l’imbarazzo della scelta. Perché tutto ciò mi cadrà addosso simultaneamente, in un colpo solo.

Inoltre, con tutti i bilioni (questa volta sono davvero bilioni e non «solo» miliardi) pompati nel circuito economico da quasi tutti gli Stati e dalle loro banche nazionali, il valore dei risparmi tenderà ancora più rapidamente verso lo zero. Gli interessi l’hanno fatto e sono già negativi.

Mala tempora currunt!

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