La statistica 2013 degli stranieri conferma la necessità d’intervenire nel settore dell’immigrazione
Le cifre sono ora ufficiali: l’anno scorso, la Svizzera ha subito un’immigrazione netta di oltre 85’000 straniere e stranieri (155’401 immigranti contro 70’023 emigranti). Per delle ragioni incomprensibili, l’Ufficio federale della migrazione annuncia nel suo comunicato un saldo migratorio di poco più di 81’000 persone. Qualunque sia la cifra corretta, ciò corrisponde comunque alla popolazione della città di Lucerna. Ossia conferma l’urgenza esistente di applicare l’iniziativa popolare “contro l’immigrazione d massa” approvata da popolo e cantoni.
La statistica dell’anno scorso indica che l’aumento della popolazione straniera residente (+61’570) è dovuto in ragione dell’86% a cittadine e cittadini dell’UE. Questa proporzione mette in evidenza il ruolo giocato dalla libera circolazione delle persone nell’immigrazione smisurata di questi ultimi anni. È quindi d’importanza capitale adeguare l’accordo di libera circolazione delle persone con l’UE al fine di ridare alla Svizzera gli strumenti per gestire autonomamente l’immigrazione sul suo territorio.
La statistica degli stranieri indica anche che, ancora una volta, circa 34’000 straniere e stranieri sono stati naturalizzati. Fra gli immigranti, il 32% ha beneficiato del ricongiungimento familiare, circa l’11% è venuto a scopi di formazione e perfezionamento e oltre il 4,5% era costituito da persone senza attività lucrativa. Ciò significa che solo la metà dell’immigrazione mira al mercato del lavoro!
Questi fatti confermano la necessità di un’applicazione rapida e rigorosa della nuova disposizione costituzionale sulla gestione dell’immigrazione. Questa immigrazione di massa che sfugge a ogni controllo non può essere frenata che con dei tetti massimi e dei contingenti, mediante un sistema efficace che dia la priorità ai lavoratori residenti, nonché con la limitazione del ricongiungimento familiare e delle prestazioni sociali.
UDC Svizzera
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