Jus soli ? Di Kienge ne basta una!
Una Cécile non fa Primavera! Ci mancherebbe! Eppure, anche da noi l’ideuzza di considerare automaticamente cittadini svizzeri coloro che nascono a queste latitudini è nata in qualche testa rigorosamente rossa. Ci saremmo meravigliati del contrario! C’è però un piccolo problema: da noi è oramai diventata un’abitudine quella di concedere la cittadinanza con una disarmante, quanto inopportuna facilità. C’è gente che vanta il passaporto svizzero è non sa nemmeno biascicare una parola d’italiano, alla faccia della tanto pubblicizzata integrazione. Ma dove? Eppure si continua con questa procedura-espresso che consiste nel concedere la cittadinanza come se si trattasse di regalare caramelle. Nossignori! Così non va bene per niente: le condizioni per ottenerla, la cittadinanza svizzera, vanno inasprite come si deve. Pare invece che il “metodo” Kienge stia pericolosamente per essere preso in considerazione, provocando l’orgasmo a chi sappiamo!
I Partiti, come ben sappiamo, soprattutto di una certa qual area ideologica, s’illudono che poi, questi nostri “compatrioti”, domani al momento di votare, si ricorderanno di loro. Forse qualcuno non ha ancora capito che i nostri nuovi concittadini, di questo Paese, non gliene frega niente. Poi ci si chiede il perché di certi esiti elettorali. Questi andranno sempre contro corrente e seppur impercettibilmente – in fondo mica tanto – ci ritroveremo con un Paese la cui identità, valori, sovranità e via dicendo, saranno solo un mero ricordo. Ciò accadrà fra pochi anni e ci ritroveremo a dover essere stranieri in casa nostra!
Siamo consapevoli che è perfettamente inutile lanciare allarmi e ammonimenti, tanto con i politici che ci ritroviamo, il messaggio non passa, e in più ci si becca la solita etichettatura di populista, xenofobo, razzista e altri complimenti del genere.
Forse, sarebbe il caso di visitare alcune città europee per rendersi conto di che aria tira in certi Paesi a noi vicini. In alcuni quartieri sembra di ritrovarsi ad Istanbul, in altri a Pechino, in altri ancora in Africa. Moschee, minareti, muezzin che ululano e tante facce patibolari!
Non c’è che dire: ci siamo conciati a dovere e fra non molto, anche in queste amene contrade, si sentirà parlare di sharia. I sassi da noi non fanno certo difetto quindi, in caso di lapidazioni, la materia prima non mancherà!
L’essenziale è scimmiottare ciò che avviene intorno a noi, così ci si sente in perfetta sintonia felici di avere, finalmente anche noi, le nostre 10 piaghe d’Egitto. Evviva!
Drake