In ricordo di Claudio Pedretti
A poco più di un mese della scomparsa di Mario Maddalena abbiamo appreso, con tanta tristezza, del decesso dell’amico Claudio Pedretti.
Leventinese DOC, figlio di Celso – provetto maestro di casearia alpestre – Claudio, di professione Ingegnere agronomo fu per l’UDC un valido e capace esponente.
In gioventù presiedette la Gioventù Agraria e, nel 1972, subentrò a Giovanni Maria Staffieri quale segretario cantonale dell’UDC. Eletto una prima volta nel legislativo cantonale nel 1975, il datore di lavoro gli mise il veto d’occupare il seggio nel legislativo cantonale.
Fu poi rieletto nel 1979 e vi rimase fino al 1983, lasciando quindi il seggio a Giovanni Maria Staffieri.
I suoi interventi nel consesso cantonale furono sempre attenti ai bisogni dei Ticinesi e anche il settore agricolo non fu mai dimenticato.
Nella primavera del 1981 a Tenero, il Comitato cantonale dell’UDC rinnovò i propri vertici e, a succedere al presidente uscente Eolo Pedrazzi di Ascona, che alcuni mesi dopo ci lascerà, chiamò l’ingegner Claudio Pedretti di Manno. Lo affiancarono i vicepresidenti, pure loro nominati in quell’occasione, Manfredo Forni di Villa Luganese, ingegnere ETH, e Giovanni Maria Staffieri di Muzzano, economista.
Lasciò la presidenza nel 1990.
Lo troviamo pure nel Consiglio di Cooperativa “Il Paese”, negli anni ottanta.
Per un lungo periodo si occupò, quale direttore, della FOFT di Cadenazzo e alcune associazioni agricole lo ebbero fra i propri membri. Anche il Rotary di Bellinzona lo vide fra i soci.
Alla moglie Ornella, ai figli Gionata e Giovanna e a tutti i parenti, la redazione de
“Il Paese” porge le più sincere condoglianze.
FRG
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