Immigrazione: basta con questi misteri!

Apr 14 • Dall'UDC, Dalla Svizzera, Prima Pagina • 1828 Views • Commenti disabilitati su Immigrazione: basta con questi misteri!

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Il Segretariato di Stato alla migrazione non pubblica più cifre sull’immigrazione netta in Svizzera dal mese di novembre 2014. Questo silenzio è giustificato da “modifiche della programmazione tecnica” e dal controllo della “qualità dei dati”. Continuiamo quindi a non sapere oggi quanti stranieri siano immigrati in Svizzera nel 2014 in cifra netta, né come questa situazione si sia evoluta durante questi ultimi mesi o se le difficoltà economiche si siano aggravate. Queste cifre sono peraltro di capitale importanza, per esempio per l’applicazione in corso dell’articolo costituzionale sul controllo dell’immigrazione. L’UDC invita la consigliera federale competente a presentare questa statistica prima della fine della procedura di consultazione sull’applicazione dell’iniziativa “contro l’immigrazione di massa”, e ciò senza adattamenti dei calcoli e altri abbellimenti della realtà. Bisogna assolutamente che questi dati rimangano confrontabili con quelli del passato.  

Si afferma che la statistica degli stranieri è rilevata su una nuova base da novembre 2014. Risultato: ben presto saranno sei mesi che non viene pubblicata alcuna statistica sull’immigrazione e sull’emigrazione! L’ultima statistica degli stranieri basata su cifre consolidate data addirittura dell’agosto 2014. Delle due l’una: o regna il caos informatico presso il Segretariato di Stato all’immigrazione, oppure questi dati sono tenuti nascosti per ragioni politiche. L’UDC ha in ogni caso delle buone ragioni per temere che questa revisione statistica serva a truccare le cifre e a complicarne la comparabilità con le statistiche precedenti.

Sarebbe esattamente la stessa procedura applicata negli scorsi anni alle cifre inerenti alla crescita economica, quando il prodotto interno lordo (PIL) fu improvvisamente corretto al rialzo per motivi statistici. Il fatto è che la revisione statistica di giugno 2012 ha incluso il consumo di droghe e la prostituzione nel conto economico globale della Svizzera. Grazie a queste due nuove voci, il consumo delle economie domestiche è stato aumentato di circa 4,5 miliardi di franchi. Questo importo è poi stato aggiunto al PIL, il cui livello è così progredito dello 0,7%. Altre spese, come per esempio per la ricerca e lo sviluppo o per le spese militari, sono state in questi anni aggiunte al calcolo del PIL, modificando di conseguenza le cifre statistiche. Queste aggiunte hanno delle conseguenze in particolare per le posizioni del budget della Confederazione basate sul PIL (per es. l’aiuto allo sviluppo, il tasso d’indebitamento, ecc.), ma anche per l’apprezzamento soggettivo del PIL che ne esce abbellito. Il gruppo parlamentare UDC ha depositato durante questa sessione primaverile un’interpellanza esigente delle risposte dal Consiglio federale a queste domande.

L’UDC esige trasparenza

È inaccettabile, dal punto di vista dell’UDC, che in un’epoca nella quale l’immigrazione è in cima all’agenda politica e l’applicazione del mandato costituzionale per la gestione dell’immigrazione è in consultazione, le cifre essenziali su questa tematica non siano disponibili. Le ultime cifre pubblicate concernenti il numero degli stranieri permettono di dedurre che l’immigrazione netta abbia ancora una volta superato abbondantemente la cifra di 80’000 persone nel 2014, ossia ancora una volta la popolazione delle città di San Gallo o di Lucerna. L’immigrazione sfrenata prosegue perciò senza alcun cambiamento. È più urgente che mai riprenderne il controllo come richiesto dalla maggioranza del popolo svizzero.   

L’UDC esige dalla consigliera federale Simonetta Sommaruga, che metta infine ordine nel suo dipartimento e che vegli a che i partiti politici, le associazioni e il Parlamento possano fare il loro lavoro.  Le cifre – compresa la nuova base di calcolo – devono assolutamente essere pubblicate prima della fine della procedura di consultazione sull’articolo costituzionale concernente l’immigrazione, ossia il 28 maggio 2015. L’UDC interverrà su questo oggetto anche in occasione dei colloqui von Wattenwyl all’inizio del mese di maggio e durante la prossima sessione parlamentare, se questa intollerabile situazione non sarà corretta nel più breve termine possibile.

UDC Svizzera

Berna, 14 aprile 2015

 

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