Il vicolo cieco del vicolo cieco
Un movimento di cittadini denominato “Rasa” – Raus aus der Sackgasse (Usciamo dal vicolo cieco) vuole revocare con una nuova iniziativa la decisione popolare sull’immigrazione di massa (IIM). Perché, come al solito, il popolo svizzero, considerato stupido, non avrebbe capito e, di conseguenza avrebbe sbagliato completamente votando il 9 febbraio. Sarebbe stato male informato. E bisogna rapidamente correggere questa decisione sbagliata. Honni soit qui BIEN y pense!
La proposta Rasa è legale sotto ogni aspetto. Grazie a Dio, la nostra democrazia diretta permette tali azioni politiche. Ciò anche quando provengono da un pagliaccio professionale (Dimitri) e da una piccola cerchia di buffoni non professionisti: da euroturbo provenienti dalla cultura, dalla scienza, ex-magistrati e da una minima parte dell’economia. Fa lo stesso. Manteniamo la calma, perché tanto l’impresa Rasa naufragherà democraticamente. Per noi vale il saggio detto: “Non ridere mai della stupidità degli altri, potrebbe essere la tua chance”.
Ma siamo seri. Rasa ci dice che il popolo svizzero sarebbe stato male informato prima della sua decisione IIM, per cui bisogna rivedere quest’ultima. Bene, che ci provino. Ma come la mettiamo allora con altre votazioni, come per esempio quella su Schengen/Dublino – quando si fece credere al popolo che sarebbe costata al massimo 7 milioni l’anno, mentre in realtà si va ben oltre i 100 milioni? E quando si affermava che con Schengen la criminalità straniera sarebbe sensibilmente diminuita? E che con Dublino i richiedenti l’asilo sarebbero stati automaticamente rinviati negli Stati nei quali avevano chiesto il primo asilo, come l’Italia? È stata una truffa ufficiale. Non dovremmo quindi rifare anche queste votazioni? Non soltanto a causa dell’errore, bensì di uno sviamento dei cittadini che grida vendetta al cielo? Molto volentieri, direi, perché le cose andrebbero allora ben diversamente.
Rifarei volentieri anche la votazione su Ecopop. Magari con un testo formulato in maniera meno infelice e di tenore meno rigido di quello recentemente bocciato. Perché i problemi elencati in essa sono terribilmente reali. Sono urgenti e di scottante attualità. E, a corto o lungo termine, occuperanno molto intensivamente la Svizzera. Perché come si presenterà la Svizzera (un piccolo Stato di soli 41’000 mq!) fra 10 o 30 anni, se lasciamo andare avanti così l’immigrazione sfrenata impostaci dall’europolitica? Tutto ciò per mantenere in marcia la tanto declamata crescita economica?
Vogliamo una Svizzera nella quale
. sia totalmente proibita la costruzione di case monofamiliari fuori delle zone urbane?
. nelle nostre città le case si sviluppino ancora di più verso l’alto e che la Svizzera diventi una New York da Ginevra a Zurigo?
. gli affitti degli alloggi aumentino a livelli inaccessibili?
. tutte le nostre autostrade debbano essere ampliate a 8 corsie al fine di far fronte al traffico supplementare?
. in futuro occorra non solo un secondo, bensì un terzo tunnel attraverso il San Gottardo?
. nelle nostre scuole debbano essere introdotte una 5a, una 6a o una 7a lingua nazionale per assicurare “l’integrazione”?
. in tutte le regioni debba essere rapidamente costruito un gran numero di ospedali e cliniche? Ciò al fine di potervi far curare il crescente numero di pazienti (immigrati) da parte di medici stranieri (anche loro importati)?
. il nostro sistema di previdenza vecchiaia e di aiuto sociale sia completamente stravolto? Perché non dimentichiamo una cosa: chi continua ad affermare che gli stranieri immigrati contribuirebbero attualmente a finanziarlo, dimentica che gli stranieri, come noi, invecchiano ricevendo anche loro a tempo debito delle rendite. Ed è dimostrato che approfittano del sistema d’aiuto sociale in modo sproporzionato. E allora?
. le nostre carceri di lusso siano occupate per ben oltre il 75% da criminali stranieri (attualmente sono “solo” il 74,5%)?
. il nostro Parco nazionale svizzero sia trasformato in un gigantesco centro per asilanti per accogliere tutti i poveri di questo mondo?
. eccetera, eccetera, eccetera…
Il nostro attuale benessere e l’asserita necessità di una maxi-immigrazione viene attribuita unicamente alla celebratissima crescita economica, la quale è primariamente dovuta alla nostra industria d’esportazione. Ma chi ne beneficia? A parte la stessa industria d’esportazione? I banchieri con i loro bonus? Chi altri? È il caso di chiederselo. Perché nelle tasche del piccolo lavoratore, questa esorbitante crescita economica non la si percepisce granché. Si percepisce piuttosto la nostra vana ricerca di un posto di lavoro, oltre che una perdita di impieghi a causa della concorrenza straniera a buon mercato. Inoltre, soffriamo ogni giorno di più del crescente sfruttamento del nostro limitato territorio e delle nostre infrastrutture a causa dell’immigrazione.
Quindi, per concludere:
Sì, OK, rifacciamo la votazione sull’iniziativa – tanto utile alla Svizzera – contro l’immigrazione di massa. Perché non è andata secondo il gusto dell’eurofila classe politica elvetica, che ci tratta da stupidi, ci comanda e disprezza la volontà popolare. Ma poi, per favore, rifacciamo anche tutte quelle altre votazioni che hanno recato e tuttora recano grave danno alla Svizzera.
Oppure, che ne direste se, per una volta, ci si sforzasse di applicare senza se e senza ma, la volontà espressa dal popolo? Sarebbe per davvero una novità!
« Die Sackgasse der Sackgasse La priorità per la stampa: nascondere i crimini degli stranieri per non stigmatizzare »