Il supermercato dei voti

Nov 28 • L'opinione, Prima Pagina • 1827 Views • Commenti disabilitati su Il supermercato dei voti

Drake

“Tu naturalizzare me, io dare voto a te!”

Non occorre essere dei premi Nobel per capire che dietro le naturalizzazioni, concesse al ritmo di catena di montaggio, c’è la fregatura! Questo vezzo è molto in voga soprattutto nei Partiti storici, quelli, per intenderci, che la Storia di questo Paese la stanno volutamente cancellando inesorabilmente, concedendo la cittadinanza svizzera con una facilità che lascia allibiti.

Difficile infatti capire come si possa acquisire la cittadinanza senza conoscere la lingua (almeno una) del Paese in cui vuoi vivere! Fra l’altro noi di lingue ne parliamo ben 4! Comunque, l’Oscar per le naturalizzazioni facili spetta al P$. Complimenti, la “coop” rossa sta facendo ottimi affari!

Il giochetto, anzi, lo sporco intrallazzo del “do ut des” viene praticato alla grande da coloro che sarebbero disposti a venderci – o ci stanno svendendo – per i classici 30 denari. Purtroppo la transazione è già in atto da tempo: i sintomi che confermano ciò che andiamo dicendo si percepiscono, eccome! I contraccolpi dovuti alla magnanima concessione del nostro passaporto spesso creano non pochi problemi. Gli “svizzeri” che stanno combattendo per l’IS è uno di questi: gravissimo e da non sottovalutare. Sono svizzeri naturalizzati alla velocità della luce, ma la mentalità è rimasta quella che è! Con la nostra, logicamente, ha poco o niente da spartire. E allora, di quale “ricchezza” stiamo parlando?

Probabilmente per ricchezza s’intende quella di coloro ai quali fa comodo poter contare su un certo qual numero di voti e siccome “pecunia non olet”, chi se frega se a una intera famiglia abbiamo concesso la cittadinanza-charter! Per quanto poi concerne l’integrazione qualcuno ci penserà!

Da qui si comprende perché la sinistra mantiene saldamente le proprie posizioni sul mercato, e ciò nonostante i deliri e le utopiche idee dei suoi allucinati rappresentanti. L’ultima è stata quella che pretende di foraggiare finanziariamente gli islamici vodesi e poi tutti quelli che risiedono in Svizzera (sic!!) Ma non ci si deve meravigliare: l’ha cogitata una nota pasionaria, rossa come il fuoco dell’inferno, anche se in cuor suo è rimasta… azzurra. Intendiamoci, in Svizzera lei e i suoi familiari si sono accasati egregiamente, alcuni anche nella mangiatoia SSR. Ma di questo Paese danno l’impressione di fregarsene alla grande, godendo quasi al solo pensiero di mandarlo a puttane!

Naturalizzare fa rima con rottamare! Ma se qualcuno intende rottamare questo Paese per soddisfare lo smisurato ego e fare incetta di voti si sta sbagliando di brutto! Dobbiamo assolutamente interrompere questo turpe mercato, pretendendo che le naturalizzazioni si svolgano alla luce del Sole, senza omissioni (di stampo mafioso) di fatti e trascorsi che riguardano il richiedente. Questi sono metodi tuttora in vigore – con i risultati che sappiamo – in Paesi a noi vicini e che stanno pericolosamente mettendo radici anche in queste contrade.

L’acquisizione della nazionalità Svizzera non deve essere oggetto di sofisticazioni o adulterazioni, ne va della qualità del prodotto: con i tempi che corrono non ce lo possiamo permettere!

 

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