Il radar non funziona!
È quello in dotazione dei vari servizi di intelligence europei (compresi i nostri!) che dovrebbe – il condizionale è d’obbligo – segnalare e neutralizzare i potenziali terroristi, impedendo loro di compiere mattanze. Purtroppo, quando accade, poi ci si viene a raccontare che comunque: “erano sotto controllo”. Se lo fossero stati, le aggressioni avvenute in Francia, Germania, Inghilterra, Austria, e lo scorso 24 novembre in un grande magazzino di Lugano, si sarebbero potute evitare!
Quanto successo, è la prova che anche queste amene contrade, non sono al riparo di accadimenti del genere! Non lo sono affatto, abbassare la guardia può costare assai caro.
Eppure, si continuano ad accogliere indistintamente soggetti difficilmente integrabili. C’è anche chi vorrebbe ospitare qualcosa come 100’000 Siriani! Tutti a carico, ovviamente, del signor Glättli, presidente dei Verdi. Dobbiamo pure tenerci in casa gli ex combattenti dello stato islamico, poiché è assolutamente vietato espellerli!
Malgrado ciò, le accuse di razzismo nei confronti di coloro che temono – e a giusta ragione – che sia in atto un’invasione programmata dell’Europa, sono all’ordine del giorno. Guardiamoci attorno. S’incontrano sempre più donne (perennemente incinte) di fede islamica. Velate, bardate con indumenti che di certo non fanno parte della nostra cultura, ma per farci capire, in maniera arrogante, a quale fede appartengono, tanto che a volte hai l’impressione di vivere in Medio Oriente! Segnali preoccupanti, che non inducono di certo a pensare a una sincera volontà d’integrarsi nella nostra società, bensì di conquistarla, di distruggerla!
Intanto, due innocenti signore, hanno arrischiato di essere ammazzate per mano di una 28enne jihadista “svizzera” rigorosamente controllata fin dal 2017!
Questa invasata, in nome del Profeta, ha dato sfogo al suo odio nei confronti degli infedeli, applicando alla lettera ciò che recita il Corano: “O voi che credete! Non abbiate amici tra gli Ebrei e i Cristiani” (al-Ma’idah 5:51.11)
Questo è il prodotto di una conversione sicuramente favorita da un matrimonio “esotico”, che la radicalizzata aveva contratto con un iracheno, nel frattempo sparito nel nulla. Poi, attraverso un sito social, la terrorista ha completato la sua “formazione”, rimanendo in contatto con un altro “messaggero di pace”, del quale, a distanza (sic!!) si è invaghita. Allora, la seguace di Maometto decide di raggiungere la Siria per unirsi al suo spasimante e alla masnada di sanguinari assassini. Viene però fermata in Turchia e rimandata al paesello. Peccato! Se fosse riuscita a raggiungere le brigate islamiche, e se qualche obice le fosse caduto sulla testa, a quest’ora si ritroverebbe a pascolare nello Janna (جنّة) il Paradiso o giardino islamico, facendoci un grandissimo favore! Invece ce la dobbiamo tenere e soprattutto mantenere!
Quel martedì 24 novembre, nella tranquilla Lugano, poteva andare peggio, molto peggio, se al posto di un coltello di cucina, l’attentatrice avesse fatto uso di una cintura esplosiva, oppure di una granata. Solo l’intervento di due coraggiose persone ha consentito di neutralizzare questa invasata, evitando una tragedia.
Intanto, come ci si poteva aspettare e come accade sempre più spesso grazie alla pandemia buonista, nell’aria aleggiano già prevedibili attenuanti. Infatti, ora l’attentatrice è seguita da ben due psichiatri! Quindi, al momento opportuno, la difesa tirerà sicuramente in ballo problemi psichici, un’infanzia difficile e altri attenuativi che le consentiranno di scansare la galera e di essere ricoverata, per un certo periodo, in qualche istituto di cura per psicolabili e poi rilasciata poiché resasi consapevole e sinceramente pentita per quanto ha commesso.
È tempo di darsi una mossa, di svegliarsi dal lungo torpore e operare controlli a tappeto nei centri islamici e moschee, finanziati dall’estero con uno scopo ben preciso: sinistra e affini permettendo, s’intende!
L’islam è un pericoloso “Cavallo di Troia” che dobbiamo assolutamente ostacolare con ogni mezzo, piaccia o no a coloro che sono ancora convinti di avere a che fare con una religione con la quale poter dialogare. “Combattete gli infedeli finché l’Islam possa regnare sovrano” (Sura 2:193) “Tagliate loro le mani e la punta delle loro dita” (Sura 8:12) “Allah ama coloro che combattono per la Sua causa” (Sura 6:13) “Chiunque combatta contro Allah o rinunci all’Islam per abbracciare un’altra religione deve essere messo a morte o crocifisso e mani e piedi siano amputati da parti opposte” (Sura 5:34)
Abbiamo elencato alcuni eloquenti esempi inneggianti alla pace, quella eterna!
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