Il Consiglio federale attua una politica socialista
È ormai certo, agli occhi dell’UDC, che non esiste più una maggioranza di destra nel Consiglio federale. Se ce ne voleva una prova in più, essa è arrivata oggi (28.11.2014) con il progetto di modifica del diritto della società anonima. Il Consiglio federale vuole imporre una quota di donne nei consigli d’amministrazione e nelle direzioni delle imprese, e scacciare dalla Svizzera le società di materie prime.
Il Consiglio federale non ha cessato in questi ultimi mesi di deteriorare le condizioni-quadro dell’economia svizzera: l’energia sarà rincarata; l’IVA sarà aumentata; la flessibilità del mercato del lavoro è ostacolata dalla moltiplicazione delle misure d’accompagnamento; dei controlli sui salari mirano a costringere le imprese a livellare i redditi, eccetera. Ed ecco che questa infelice serie si allunga con una quota di donne nelle direzioni e nei consigli d’amministrazione delle imprese. E, per buona misura, il governo tormenta le società di materie prime con delle misure speciali, al fine di scacciarle dalla Svizzera.
Questa politica è estremamente nociva per l’economia svizzera e finirà per distruggere una massa di posti di lavoro. L’UDC si batterà con tutte le sue forze per raddrizzare questa rotta deleteria. Ciò che è ormai certo, è che la Svizzera ha un governo di sinistra.
UDC Svizzera
« Ein Tropfen auf den heissen Stein Bundesrat macht sozialistische Politik »